L’Amministrazione Pardini estende il sistema delle isole ecologiche anche ai quartieri periferici della città di Lucca, abbandonando il metodo di raccolta differenziata porta a porta. A commentare la decisione è l’ex assessore regionale, Eugenio Baronti.
“Già in passato – spiega – abbiamo contestato la decisione dell’amministrazione Tambellini di implementare, nel centro storico di Lucca, le isole ecologiche interrate e computerizzate, le quali si sono dimostrate inefficaci e troppo costose. Senza contare che non sono in grado di prevenire il degrado urbano, né di fornire una differenziazione di qualità per facilitare il riciclaggio dei vari tipi di rifiuti. Il tempo, come sempre, dimostra che queste isole sono spesso inutilizzabili e richiedono una manutenzione continua, il che aumenta i costi di gestione e raccolta; questo succede ovunque tali sistemi siano stati implementati. In passato, avevamo chiesto all’Assessore Raspini, prima di procedere con l’installazione delle isole ecologiche interrate, di informarsi sui risultati ottenuti da altri comuni che avevano adottato questa soluzione da anni. Abbiamo anche chiesto inutilmente a Sistema Ambiente i dati sulla qualità dei diversi tipi di raccolta differenziata con la percentuale di impurità rilevata, ma non hanno mai voluto rendere pubblici tali dati come invece avrebbero dovuto fare.
“Non hanno risposto perché l’esperienza consolidata in giro per l’Italia dimostra che la raccolta differenziata effettuata tramite le isole ecologiche, dove i cittadini possono continuare a depositare in maniera anonima anche se i bidoni sono a accesso controllato, è di qualità molto bassa. La telecamere di sorveglianza e l’accesso tramite tessera non possono controllare cosa effettivamente un cittadino ha nel sacco che getta. Nonostante ciò, oggi siamo costretti a vedere come il sindaco Pardini presenti l’estensione del sistema delle isole ecologiche anche alla periferia, come un passo in avanti rispetto alla raccolta differenziata porta a porta, che a Lucca è iniziata molto male, con informazioni insufficienti, scarsa organizzazione e nessuna promozione dell’engagement dei cittadini, che è fondamentale per il successo di questo tipo di raccolta. Negli anni, né l’amministrazione precedente né quella attuale hanno voluto o saputo migliorare la situazione. Quindi ora il sindaco Pardini, con grande enfasi, presenta come innovativo un sistema che è vecchio e che in giro per l’Italia ha portato a numerosi fallimenti”.
“Fatevi un giro a Firenze e contate quante isole sono bloccate e guardate cosa è ammucchiato intorno ai cassonetti che spesso non si aprono – conclude Baronti – Non è questo il caso? Allora perché Sistema Ambiente non rende pubblici i dati sulle impurità riscontrate nei vari tipi di rifiuti? Basandoci su questi dati veri, non manipolati, possiamo ragionare sulla validità o meno di questa soluzione, ora estesa anche alla periferia della città”.
2024-12-17 21:59:00