
LUCCA – Non ha risposto né fornito la sua versione degli eventi di fronte al Gip del Tribunale di Lucca, durante l’udienza di convalida dell’arresto, il 50enne Marian Pepa, che si è recato alla caserma dei Carabinieri di Lucca per auto-accusarsi dell’omicidio dell’imprenditore 52enne Artan Kaja.
Affiancato dal suo avvocato difensore, ha deciso di usufruire della facoltà di non rispondere, lasciando aperti tutti i dubbi riguardanti l’andamento degli eventi mortali avvenuti lo scorso 7 gennaio.
Tecnicamente, come è emerso, il suo non è tecnicamente un’ammissione di colpevolezza. Ripete, infatti, fin da quando si è consegnato alle autorità, di sentirsi responsabile della morte di Kaja, ma senza spiegare né come è avvenuto né dove è nascosta l’arma utilizzata per ucciderlo.
Ulteriori informazioni sulle circostanze dell’omicidio sono attese la prossima settimana dall’autopsia, assegnata dal Pubblico Ministero Lucia Rugani al medico legale Ilaria Marradi.
Intanto, il Gip Silvestri ha confermato l’arresto e ha ordinato la custodia cautelare nella prigione di San Giorgio a Lucca.
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2025-01-11 18:40:00