
19 gennaio 2025 | 15:30

Il portavoce dei comitati ambientalisti della Piana: “Eliminare la distanza minima degli impianti per sostituirla con una generica dichiarazione d’intenti è criticabile”
“La precedente legge sui rifiuti prevedeva una distanza minima di 200 metri da un nuovo impianto di trattamento fino ai centri abitati. Ora, Puppa e Mercanti, con un loro emendamento, hanno rimpiazzato la distanza minima di 200 metri precedentemente specificata, con la vaga affermazione di “prestare particolare attenzione nelle aree con centri abitati”. Hanno quasi paura di dire qualcosa”. Questa è la posizione di il portavoce dei comitati ambientalisti della Piana, Liano Picchi.
“Queste dichiarazioni ci offendono profondamente, perché ci fanno comprendere che queste persone sono convinte di poter parlare a un elettorato tanto ignorante da poter essere facilmente ingannato dalle loro sciocchezze – prosegue Picchi – Eliminare l’unica certezza di una misura di protezione per il cittadino per rimpiazzarlo con una generica dichiarazione d’intenti è criticabile, vantarsene e tentare di presentarla come una maggiore salvaguardia è spregevole. Da ora in poi, grazie a voi, a Giani e all’assessora Monni, questa normativa permetterà all’infinità di impianti di sorgere accanto alle case, ai centri storici, alle aree protette, poiché pur escludendo tali siti dalla possibilità di collocarvi impianti al loro interno, non fissano di fatto alcuna distanza minima da questi. Relativamente al fatto che questa legge non sia di fatto retroattiva le possibilità sono due, o questi signori l’hanno votata senza nemmeno leggerla, oppure ci stanno raccontando un’altra fiaba. Ho più fiducia nel buon senso dei cittadini di loro, quindi riporto in sintesi quanto la nuova normativa afferma, affermando che saranno sicuramente in grado di comprenderla meglio dei politici che l’hanno votata. La nuova norma afferma: “Ai procedimenti avviati alla data di efficacia del presente piano… possono essere applicati, su richiesta del proponente, i criteri di localizzazione indicati nel presente piano anziché quelli del piano precedente”… Più chiaro di così”.
“In altre parole, se il titolare di un impianto già avviato preferisce le norme più flessibili e meno vincolanti previste dal nuovo piano, può farlo – conclude – Ma tutte queste menzogne hanno avuto almeno il merito di far emergere finalmente la posizione del sindaco Fornaciari e di rivelare da che parte si schiera. Dopo aver subìto leggi ed emendamenti che favoriscono il percorso dell’impianto, invece di accusare coloro che avrebbero dovuto proteggerci e non l’hanno fatto, ringrazia pubblicamente per l’ottimo lavoro svolto. Ora sappiamo che la disciplina di partito e forse la carriera futura hanno la precedenza sul benessere dei suoi cittadini”.
2025-01-19 15:30:00