
Il Comune di Porcari ha deciso di coinvolgere l’Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) in merito a due segnalazioni pervenute negli ultimi giorni riguardanti possibili problemi ambientali nella zona di Salanetti.
L’intera questione ha avuto inizio il 29 gennaio, quando alcuni residenti del Comitato Salanetti si sono recati in municipio con prove tangibili di un problema che sta preoccupando l’area: un polverone nero, di non chiara origine, che si deposita sui tetti e sui parabrezza. Accolti dall’assessore all’ambiente Simone Giannini, i cittadini hanno riferito la loro esperienza e consegnato campioni del materiale raccolto, attirando l’attenzione anche sulle continue cattive odori e sulle possibili implicazioni per l’ambiente e la salute.
Non è finita qui: il mercoledì (5 febbraio) è stata la volta dei Rsu della Rotork, che hanno sollevato lo stesso problema, confermando l’allarme.
È a questo punto che l’amministrazione comunale ha deciso di fare un ulteriore passo, richiedendo analisi appropriate all’Arpat, l’ente competente per valutare la natura e le cause del problema. All’agenzia è stato consegnato un campione del misterioso polverone nero direttamente dagli operatori della pulizia municipale di Porcari.
Così l’assessore all’ambiente, Simone Giannini: “La volontà di agire con trasparenza è evidente: nessun dettaglio viene trascurato, nessuna segnalazione ignorata. Il Comune di Porcari è sempre dalla parte dei cittadini e del territorio. La salute e la qualità dell’ambiente sono prioritari e manterremo alta l’attenzione su questo fenomeno che sta giustamente causando preoccupazione”.
Ora tocca all’Arpat, che analizzerà i campioni ricevuti e indicherà le possibili soluzioni.
2025-02-07 21:24:00
