Premio dei Lettori Lucca-Roma 2025 a Villa Rossi presenta il libro di Wanda Marasco Di spalle a questo mondo

Di spalle a questo mondo: continua martedì 18 febbraio 2025 la 37sima edizione del Premio dei Lettori Lucca-Roma conferito dalla Società Lucchese dei Lettori. Alle 18 a Villa Rossi (via di Villa Altieri 1672), viene presentato il libro di Wanda Marasco “Di spalle a questo mondo”, edito da Neri Pozza, con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca.

Guida dell’incontro, Daniela Marcheschi, membro dell’associazione, critico letterario, studiosa di letteratura e antropologia delle arti, aderente all’Universidade Aberta-CEG di Lisbona e membro del Comitato di Controllo Scientifico del CLEPUL, Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona, insegnante in seminari e conferenze in università di vari paesi stranieri: Svezia, Polonia, Germania, Francia, Brasile, Cile, USA, Belgio, Inghilterra, Svizzera, Norvegia, Romania, Spagna e Turchia.

Il romanzo. Se è vero che ogni vita nasce per incarnare un dramma, quello di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Pavlova Vavilova è tra i più dolorosi e irriducibili: il dramma dell’imperfezione. Ferdinando e io studiamo le misure del tempo immerse in un orologio fermo. C’è una gioia selvaggia in questa stanza. Facciamo l’amore in ginocchio, uno di fronte all’altro, con il desiderio di toccarci. Ma ci intimidiamo nella morte. Gli dico che sento intorno a me una luce cieca. È simile a quella delle primavere russe. Fin da bambino Ferdinando ha odiato la morte al punto da fare della salvezza la sua ossessione di medico. Ma una vocazione così grande, scontrandosi con le ingiustizie sofferte, non può che fallire e trovare dimora nella follia. Olga, nella sua infanzia a Rostov, ha dovuto affrontare proprio l’alienazione materna, sintesi di storia e fragilità. Unica via di fuga da essa, la fuga è ostacolata da una radice nascosta sotto la neve e dalla zoppia, che diventa destino e comunione con l’imperfetto. Ma si può vivere a un passo dall’ideale? Ferdinando, dall’oscurità della sua ragione offuscata, continuerà a salvare asini e burattini; mentre Olga, pur guarita dalla scienza e dall’amore di Ferdinando, tornerà a zoppicare. Non credete che quando ci spezziamo è per sempre? La domanda che Olga pone al pittore Edoardo Dalbono è sintesi di una irrimediabilità e di una caduta che restano perenni.

L’autrice. Wanda Marasco è scrittrice, attrice, regista e insegnante napoletana. Amica del poeta Dario Bellezza, la stessa Marasco è una poetessa: inizia a scrivere le prime raccolte giovanissima, tra i sedici e i vent’anni. Nel 1977 pubblica la raccolta Gli strumenti scordati e due anni dopo L’attrito agli specchi. Nel 1978 le viene assegnato il Premio per la poesia «William Blake». Negli anni seguenti pubblica ancora poesie con le raccolte Deus Inversus, Le fate e i detriti, Metacarne e raggiunge il riconoscimento del Premio Internazionale Eugenio Montale nel 1997 con la raccolta Voc e Poè. Collabora inoltre con le riviste poetiche «Oltranza» e «Tracce». Wanda Marasco è anche scrittrice teatrale: durante il periodo romano infatti, compone una rivisitazione del Faust di Goethe e la commedia La strada dell’abbondanza.

Nel 2003 pubblica la sua prima raccolta di racconti L’arciere d’infanzia (Manni Editore, arricchito da un’introduzione di Giovanni Raboni), con la quale vince lo stesso anno il Premio Bagutta per la sezione Opera Prima. Tre anni dopo riceve il Premio speciale alla carriera “Città di Pieve di Cento”. Nello stesso periodo partecipa all’opera antologica collettiva Da Napoli/Verso, un almanacco di poeti italiani contemporanei (prevalentemente napoletani) edito dalle Edizioni Kairòs. Nel 2013 Wanda Marasco scrive la raccolta di poesie La fatica dello stormo, edita dalla piccola casa editrice napoletana La vita felice; nel 2015 pubblica per Neri Pozza il romanzo Il genio dell’abbandono, una raffinata biografia dello scultore napoletano Vincenzo Gemito, e grazie al quale entra fra i dodici semifinalisti del Premio Strega dello stesso anno.

Il Premio dei Lettori è un premio letterario istituito a Lucca nel 1988 dalla Società Lucchese dei Lettori e destinato alla migliore opera di narrativa presentata nel corso dell’anno sociale nell’ambito delle iniziative dell’associazione. Le attività dell’associazione sono aperte a tutti e l’ingresso è libero.

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