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Kedrion, fatturato in aumento: +10% e nuova immagine aziendale

LUCCA. Kedrion Biopharma, azienda biofarmaceutica che si occupa della raccolta e frazionamento del plasma, oggi presenta la sua nuova identità e annuncia i risultati finanziari dell’anno 2024. L’introduzione della nuova Kedrion mette in risalto l’impegno dell’azienda nel progresso delle cure per malattie gravi e debilitanti, nonché per patologie rare e ultra-rare.

Il 2024 è stato un anno significativo per Kedrion, caratterizzato da una crescita a doppia cifra, con un volume d’affari che ha toccato 1,578 miliardi di euro, in aumento del +10% rispetto al 2023. L’Ebitda segnalato è aumentato del 28% a 232 milioni di euro, mentre l’Ebitda corretto è salito del 20% a 279 milioni di euro. Un comunicato dell’azienda informa che l’incremento dei margini e una rigorosa gestione finanziaria hanno prodotto un flusso di cassa positivo, finanziando completamente gli investimenti e rafforzando le operazioni. Questi dati riflettono una strategia che ha trasformato Kedrion in un’azienda con circa 5.200 dipendenti e una presenza in oltre 100 nazioni. La sede principale di Kedrion si trova in Italia e il gruppo possiede filiali in Europa, Regno Unito, Nord America, America Latina e Asia. L’azienda gestisce un’estesa rete di centri di raccolta del plasma negli Stati Uniti e in Europa. Questi centri forniscono plasma agli impianti di frazionamento e sostengono un ampio portafoglio di 38 prodotti. L’azienda si colloca al quinto posto tra i protagonisti globali nel campo delle terapie derivate dal plasma. Negli ultimi anni, Kedrion ha rafforzato la sua leadership globale nel settore dei plasmaderivati, intensificando l’impegno a supportare coloro che convivono con malattie debilitanti e rare.

Il nuovo logo rappresenta un collegamento e incapsula l’essenza stessa della società: la sua capacità di stabilire “connessioni rare”. Kedrion promuove connessioni tra donatori, pazienti, ricercatori, caregivers e famiglie. Questo fattore distintivo è alla base di ogni innovazione, investimento e ottimizzazione di processo, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone in tutto il mondo. L’azienda – prosegue il comunicato – è stata in grado di individuare due soluzioni terapeutiche uniche al mondo per due malattie rare estremamente gravi.

Attualmente, la pipeline di Kedrion si sta ampliando con nuove terapie in fase di sviluppo e future richieste di designazione di medicinale orfano. Inoltre, l’azienda sta indagando l’utilizzo di nuove proteine per le malattie rare utilizzando la proteomica e le frazioni di scarto del plasma, aprendo la strada a futuri trattamenti. L’impegno di Kedrion nell’uso di materiali precedentemente considerati rifiuti rientra in un approccio più ampio che vede l’azienda fortemente impegnata nel campo della sostenibilità. Kedrion sta attuando un piano Net Zero per ridurre l’impatto ambientale, e si sta allineando all’iniziativa Science Based Targets.

«La nostra storia nel settore dei plasmaderivati risale a molti anni fa – afferma Paolo Marcucci, presidente del consiglio di amministrazione di Kedrion Biopharma -. Il percorso intrapreso è stato lungo e oggi siamo un attore di spicco nel settore. I traguardi raggiunti nel 2024 rappresentano un altro importante passo in questa direzione, ma la misura del successo non è solo nei numeri, ma nella profondità e portata dei nostri ideali, della nostra dedizione e della nostra visione. E, soprattutto, il successo si riflette nella qualità delle relazioni con le persone che serviamo, i nostri pazienti, e con coloro con cui collaboriamo, donatori, ricercatori, operatori sanitari e gruppi di advocacy. Questo impegno è ben rappresentato dalla nostra nuova identità».

«Oggi si apre per noi un capitolo importante – dichiara Ugo di Francesco CEO di Kedrion Biopharma -. Negli ultimi anni, Kedrion ha ampliato le proprie competenze, la propria portata e capacità. Oggi siamo pronti a rivelare la nostra nuova identità e a presentarci come un’unica impresa. Ogni connessione, dai donatori ai pazienti ai nostri collaboratori e partner, ha un impatto duraturo. Le chiamiamo “connessioni rare”: rappresentano il valore su cui abbiamo deciso di fondare la nostra nuova identità».

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2025-04-15 17:51:00