
Secondo l’amministrazione, le mancanze di RetiAmbiente, sono state spiegate alla cittadinanza durante un’assemblea pubblica.
“Abbiamo combattuto coerentemente in tutte le sedi, istituzionali, politiche, tecniche e giuridiche, ed ora è il momento per dare insieme la spallata finale”. Così il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, ha chiuso l’assemblea pubblica di ieri sera (27 maggio) sul progetto dell’impianto per il riciclo di pannolini a Salanetti,, condotta assieme alla vice sindaca Roberta Menchetti, che ha aggiunto: “Questa lotta può essere vinta: uniamo ora competenze e cuori in vista della conferenza dei servizi decisiva del prossimo 18 giugno, l’obiettivo è comune”.
La serata, partecipata e caratterizzata da un clima di ascolto e responsabilità, ha servito per fare chiarezza sul lungo percorso amministrativo e sul ruolo svolto dal Comune di Porcari sin dall’estate 2023, quando ha scoperto la volontà di RetiAmbiente di localizzare a Salanetti l’impianto, ma anche per comunicare l’ultimo passo di opposizione al progetto condotto dall’amministrazione.
Lo scorso 22 maggio, infatti, con una comunicazione formale alla Regione Toscana, il Comune di Porcari ha chiesto che fosse inviato a RetiAmbiente un preavviso di rigetto alla richiesta di autorizzazione.
“Alla base della lettera di sollecito – ha spiegato il sindaco – ci sono gravi inadempimenti, a partire dalla mancata osservazione del termine per il deposito delle integrazioni tecniche richieste dalla Conferenza dei servizi, scaduto il 18 maggio e non prorogabile per legge. Non è inoltre valida la dichiarazione di esonero da responsabilità in caso di perdita del finanziamento Pnrr, firmata dal presidente di RetiAmbiente senza adeguata delega: la Regione non può considerarsi al riparo da eventuali danni erariali. Ecco perché il procedimento – ha chiarito Fornaciari – deve essere chiuso con un preavviso di diniego, come previsto dalla legge e già indicato nel verbale della Conferenza dei servizi del 28 marzo”.
Durante l’incontro è stato sottolineato anche il valore dell’unità d’intenti e d’azione: “Comune e comitato – ha spiegato la vice sindaca Menchetti – si sono trovati divisi solo sulla scelta del tipo di ricorso da presentare nell’aprile del 2024 per opporsi all’esclusione del progetto dall’Valutazione di impatto ambientale, ma non sul resto. Siamo più deboli quando siamo divisi: è il momento di camminare insieme. Anche per questo il Comune parteciperà alla manifestazione di piazza che il comitato spontaneo sta organizzando per fermare l’impianto”.
“Se oggi questo progetto non è stato ancora autorizzato – ha concluso il sindaco – è perché seria e serrata è stata l’opposizione del Comune di Porcari dove il progetto può essere contrastato. Grazie a tutti i professionisti che hanno supportato l’amministrazione nelle varie sedi, tecniche e giuridiche. Siamo fiduciosi. La lettera che abbiamo inviato alla Regione lo scorso 22 maggio parla chiarissimo: RetiAmbiente non avrebbe rispettato i termini prescrittivi che erano stati fissati per presentare le integrazioni per le molte criticità che il progetto ha, secondo quanto trasmesso dal Comune di Capannori agli uffici di Porcari”.
“Problemi di pericolosità idraulica, di smaltimento dei reflui industriali, dell’incremento del traffico che un tale impianto comporterebbe, di sostenibilità economica, di superamento delle soglie tollerabili per legge di emissioni odorigene: tutte questioni sollevate dal Comune di Porcari, ma anche dall’Arpat e dall’Asl. Questo progetto non regge e la dichiarazione di esonero di responsabilità inviata da RetiAmbiente alla Regione Toscana è debole e priva di efficacia. Questo abbiamo evidenziato con forza e per questa palese violazione dei termini e delle condizioni che la stessa Regione ha imposto abbiamo chiesto il preavviso di rigetto della richiesta. Nessuna autorizzazione – conclude il primo cittadino porcarese -, nessun impianto”.

2025-05-28 14:26:00