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Nei guai per ricettazione, 2 bolle papali nella villa in vendita tra Lucca e la Versilia

Lucca, 26 giugno 2025 – Mette in vendita attraverso una grande agenzia immobiliare la sua abitazione storica nel territorio tra Lucca e la Versilia, ma si ritrova nei guai per ricettazione di beni culturali. La colpa risiede negli arredi che erano visibili nelle foto pubblicate online dall’agenzia stessa, tra le quali si distinguevano anche due bolle papali. La proprietaria, una donna di 82 anni, è ora sotto indagine per la violazione dell’articolo 518 quater del codice penale, introdotto con la legge n. 22 del 9 marzo 2022, che stabilisce la reclusione da quattro a dieci anni e una multa da 1.032 a 15.000 euro.

Tutto ha inizio circa sei mesi fa dall’annuncio di vendita dell’edificio storico pubblicato online da un’importante agenzia immobiliare. Mentre monitoravano il web, i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale notano l’annuncio e nelle foto delle varie stanze riconoscono sospetti reperti antichi e forse archeologici. Ottengono un mandato di perquisizione, e vengono scoperti vari elementi ritenuti beni culturali di origine illecita: frammenti di anfore, due mani in marmo, oggetti in ceramica, terrecotte, ma soprattutto due bolle papali in pergamena con sigillo di Pio VI del 1797 e di Pio IX del 1847 scomparse chissà quando dalle Diocesi di Civita Castellana e di Macerata.

A questo punto la proprietaria 82enne è indagata per ricettazione di beni culturali con l’accusa di volerne trarre un profitto. L’anziana si rivolge a un avvocato che sottolinea che quegli oggetti sono presenti lì da decenni e sono stati ereditati dalla donna insieme all’immobile storico alla morte del padre, avvenuta nel 1970: lui inoltre aveva acquistato la casa alla fine degli anni ’40. Inoltre, secondo la difesa, quei reperti contestati non sarebbero stati oggetto di vendita. La parola passa ora al gip, poiché la Procura ha comunque chiesto il rinvio a giudizio della donna.

2025-06-26 02:18:00