Press ESC to close

Roberto Vannacci a Lucca illustra i suoi “nuovi orizzonti della sicurezza sociale”

Siamo a Lucca, in una tranquilla giornata estiva, nei magnifici locali della “Cannoniera” dove si iniziano a sparare colpi, ma non quelli reali delle guerre in corso che qui nessuno vuole. Questi sono i colpi diretti contro quell’idea di quel “mondo al contrario” in cui Roberto Vannacci trova sempre più terreno fertile con ragionamenti logici oltre che ovvi che gli hanno portato tanto successo in termini di relazioni, oltre che politiche, anche nella nostra zona, o meglio nelle nostre latitudini, dato che il suo successo attualmente si estende dal nord al sud dell’Europa.

“La Cannoniera”, alias “la casa del Boia”, è una location ideale in Lucca, tristemente ricordata per le dimostrazioni contro una delle prime apparizioni nella città del nostro generale scrittore di libri alcuni anni fa. In quel periodo bandiere rosse e giovani manifestanti, proprio in questo punto della città, avrebbero voluto anche proibire il diritto di parola al generale, senza confrontarlo e con un’ovvia possibilità da parte loro di risposta, riconosciuta e richiesta dallo stesso autore del molto discusso libro. Una risposta che spesso da allora viene demandata ai mass media che sfacciatamente appoggiano la sinistra, quei mezzi di comunicazione radical chic che sostengono, secondo loro, di essere i custodi della verità assoluta. E allora, parafrasando un’espressione onomatopeica che imita il verso del cuculo di mia madre che mi ricorda la mia lontana infanzia e che ogni volta mi sorprende: cu cu, La7 tete…

Eh sì, per fortuna che qualche gruppo editoriale come quello del Cairo, pardon dal suo proprietario Urbano Cairo, sta ottenendo un po’ di pubblicità gratuita per il generale. Forse aiuterà le prossime elezioni regionali. Una troupe televisiva del noto canale (im)parziale, armata per così dire, era presente fin dalle prime luci “dell’alba di una nuova era anche per Lucca”, speriamo. La presenza della troupe, all’inizio fuori da “la cannoniera”, davanti alla bocca da fuoco che, di lì a poco, non avrebbe sparato come molti continuano a voler al parlamento europeo, ma avrebbe parlato di sicurezza, quella con la S maiuscola. La troupe che poi ritroviamo dentro i locali per non perdersi nulla di quello che viene detto dal generale e dai relatori, cercando di fare informazione, per così dire. Ritrovandola infine anche al ristorante che ha ospitato centinaia di commensali amici di Vannacci nella magnifica cornice di Piazza dell’Anfiteatro, un gioiello di Lucca che è l’invidia di tutto il mondo. Un incontro pubblico quello di ieri sera, dove si è discusso di un tema tremendamente importante e attuale: la sicurezza sociale.

Quella sicurezza che ogni essere umano dovrebbe avere per tutta la sua esistenza, tra realtà e percezione, dove le previsioni e le soluzioni diventano sempre più incerte per vari motivi. L’incontro pubblico è stato moderato dalla collega Chiara Giannini e ha visto la partecipazione di oratori di livello come la dott.ssa Laura Lucchi, dottore in Neuro Scienze Cognitive e docente universitario in criminologia e Sicurezza informatica. La dottoressa ha illustrato tutti i pericoli che si celano anche nel mondo virtuale nel quale i giovani soprattutto si sono trovati immersi in una navigazione senza meta e senza un porto sicuro. E’ stata poi la volta del Dott. Matteo Pacini, psichiatra e anch’esso docente universitario nei Master in Medicina delle dipendenze, uso di droghe nelle baby gang tra devianza e criminalità.

Quelle droghe, anche leggere, che fanno tanto male ai nostri giovani al contrario di chi vorrebbe liberalizzarle e si presenta magari in parlamento con un fiore all’occhiello di marijuana. Un trattamento che ha lasciato tutti sconcertati visto i danni irreversibili nell’uso di queste sostanze. E pensare che i soloni della politica vorrebbero legalizzarne l’uso. E’ stata poi la volta del segretario regionale FSP sindacato polizia di stato Gianluca Panattoni che ha illustrato in modo estremamente pratico il lavoro delle forze dell’ordine in particolare della Polizia di Stato sottolineando la necessità di personale per garantire il presidio del territorio e la “dissuasione”.

Gran bella parola di cui tanti, anche di sinistra, si riempiono la bocca, ma che richiede interventi strutturali importanti in termini di assunzioni di personale. Senza parlare delle critiche che sempre da questa parte dell’emiciclo arrivano al primo, a nostro giudizio timido, decreto sulla sicurezza. Con un pò di ritardo nel volo, proveniente da Strasburgo dove si votava la sfiducia alla signora Ursula von der Leyen, sfiducia che, purtroppo, non ha raggiunto il quorum per giochetti di palazzo e astensioni programmate a tavolino, è arrivato il Generale, quello con la G maiuscola che, dopo i saluti, ha iniziato la sua spiegazione circostanziata, precisa e argomentata sulla sicurezza. Come sostiene spesso, dicendo cose scontate. Ma, in questo “mondo al contrario”, non ci sembra che ci sia niente di scontato.

Microfono in mano e microfono sul tavolo della nota emittente che registra tutto, per poi essere tagliato, adattato, corretto e commentato da quella Tv (im)parziale che sta facendo tanta pubblicità gratuita al vice segretario della Lega, Roberto Vannacci, per le prossime consultazioni. Una settimana impegnativa a Strasburgo per l’eurodeputato che lo ha visto protagonista di quella politica nella quale tanti si identificano e riconoscono.

I protagonisti della sicurezza non sono solo la polizia e le forze dell’ordine, ha sostenuto Vannacci. Molti sono i concetti espressi: “la sicurezza viene subito dopo le necessità vitali dell’essere umano. Senza la sicurezza, tutte le altre attività sociali non sarebbero possibili. La necessità sociale di sicurezza si cerca oggi separandoci dalla società quando dovrebbe essere il contrario.” Le misure preventive e le misure repressive ci permettono di garantire la sicurezza. Vannacci ha continuato approvando, naturalmente, il nuovo decreto sulla sicurezza che deve essere implementato e aggiornato in alcuni punti.

La prima parte della prevenzione della criminalità, secondo l’eurodeputato, è la famiglia, mentre l’istituzione scolastica rappresenta la seconda parte che può prevenire la criminalità. Ha proseguito: “purtroppo nella scuola è stato cancellato, oscurato, censurato, dimenticato il merito, una delle caratteristiche principali per le quali è direttamente connesso anche l’istinto delle persone. Una scuola più severa e selettiva può preparare lo studente per una vita che si presenterà dura e selettiva.” Secondo Vannacci ci sono sempre più persone formate che non credono nel merito, in ciò che si può costruire nella vita con il sacrificio; ci sono persone che credono sempre più in un successo, in una ricchezza stocastica; beh, allora possono giustificare l’appropriazione di una ricchezza di altri, derivata senza criterio, che dovrebbe essere invece il merito.

L’incontro è proseguito in una sala stracolma in assoluto silenzio, rotto solo dagli fragorosi applausi quando si è parlato delle forze dell’ordine e del loro sacrificio e quando poi Vannacci ha parlato della “giusta reazione” in caso di furto o violazione della propria abitazione oltre che del giusto castigo che spesso non viene scontato. Insomma, quasi quattrocento persone in una normale giornata lucchese, con persone e un generale però non proprio normali. Quei grandi della sinistra politica che vorrebbero vietare anche questi incontri dovrebbero farci i conti.

A dire il vero, con una presenza estremamente discreta delle forze dell’ordine, che garantiscono come sempre la nostra sicurezza e a cui va il nostro ringraziamento. Non ci sono state, tuttavia, alcune dimostrazioni contrarie a quel mondo Vannacciano che affascina così tanto la collettività. Anche il primo cittadino, Mario Pardini, non ha voluto perdere l’appuntamento dell’eurodeputato con i lucchesi. Anche lui, finalmente, un’eccellenza del nostro territorio. L’appuntamento è proseguito poi con un momento di convivialità presso un famoso ristorante situato nella magnifica cornice di piazza dell’Anfiteatro dove quasi duecento commensali hanno festeggiato la presenza dell’amico Generale. Sono ormai lontani, ma non dimenticati, i tempi in cui un noto ristorante lucchese che si era permesso di ospitare una cena con il generale in tempi non sospetti, quando ancora nessuno immaginava l’ascesa politica che avrebbe fatto il suo pensiero, fu messo alla gogna mediatica. Quel pensiero scontato del “mondo al contrario” in cui oggi tanti si riconoscono e in alcuni casi si vantano di appartenere.

Ma dove erano all’inizio del percorso, allora? Anche qui, in piazza dell’Anfiteatro, durante tutta la cena, siamo stati accompagnati dal servizio impeccabile del ristoratore, ma soprattutto dal servizio televisivo e, sentite sentite, dalla diretta di La7, una rete (im)parziale e non schierata. Insomma, una giornata in TV con Telese che, a quanto pare, questa volta (non) ha badato a spese. Beh, qualcosa si potrebbe obiettare però, visto che a un certo punto tra i commensali abbiamo avuto anche il piacere di notare i suoi giornalisti come ospiti che si sono potuti rifocillare, dopo una giornata di intenso lavoro, con le famose specialità e leccornie lucchesi.

Chissà se, al contrario, una troupe televisiva di palese appoggio, diciamo così, opposto alla sinistra, si presentasse a una festa dell’Unità avrebbe avuto la stessa ospitalità sedendosi alla mensa dei commensali di quel pensiero unico dominante che non tollera niente e non accetta confronti? Magari con i commenti senza senso di un Bersani, come ieri sera, che da lontano cerca di fare il simpatico con qualche battuta datata.

Anche questo può succedere a una conviviale con Vannacci. È da sempre, fin dalle sue prime riunioni e incontri con la gente, dalle prime presentazioni del suo bestseller “Il mondo al contrario” che cerca, il Generale, un sano confronto delle sue idee con chi la pensa diversamente da lui e non un conflitto ideologico. Ma questo confronto difficilmente arriva, almeno alle nostre latitudini. La giornata di Vannacci a Lucca è proseguita fino a tarda sera, incastonata in quel gioiello lucchese della sua piazza più bella. Complice una luna piena che, speriamo, ha illuminato le idee di molti. Alla prossima reunion dalle nostre parti Generale e… non mollare, avanti con coraggio!

Pin It

2025-07-11 18:55:00