
Accanto al bassista dei Radiohead Colin Greenwood, l’artista ha trasformato Piazza Napoleone in un luogo sacro di emozioni, silenzi e bellezza
Catarsi. Se c’è un solo termine per descrivere il concerto di stasera (17 luglio) di Nick Cave al Lucca Summer Festival, è proprio questo. Il riferimento non è al campo psicoanalitico, ma all’origine etimologica del termine: una vera e propria cerimonia di purificazione.
Una Piazza Napoleone affollata, un’atmosfera sospesa e una voce capace di penetrare l’anima: il concerto del cantautore australiano non è stato solo un live, ma un viaggio emotivo, intenso e viscerale, l’unico esaurito dell’intero festival e, forse, anche il più atteso.
Il gran cerimoniere di questa cerimonia collettiva è salito sul palco alle 21, accompagnato solo da un pianoforte, luci calde e un prezioso compagno di palco: Colin Greenwood, bassista dei Radiohead, che ha arricchito le texture sonore con eleganza e misura. Con il suo inconfondibile abito – camicia bianca, completo scuro e cravatta – Cave ha donato alla serata una dimensione quasi sacra, dove ogni parola e ogni nota sembravano dialogare direttamente con il cuore del pubblico.
Nick Cave ha presentato un setlist intenso, alternando canzoni storiche a gemme recenti. Ad aprire la serata è stata Girl in Amber, una delle ballate più nude ed emozionanti del suo repertorio, seguita da un’emozionante versione di Higgs Boson Blues, in cui la voce graffiante di Cave ha riempito ogni angolo della piazza.
The mercy Seat ha riportato in superficie tutta la tensione e la potenza della sua poesia più oscura, mentre I Need You e Skeleton Tree, tratti dall’omonimo album segnato dal lutto, hanno toccato vette emotive molto alte.
Alcuni dei momenti più attesi e intensi sono stati la rilettura minimalista di The Ship Song e l’esecuzione finale di Into My Arms, con cui Cave ha salutato Lucca in un bis che sembrava quasi una preghiera laica.
Il pubblico ha risposto con un ascolto attento, quasi religioso, ma anche con entusiasmo e gratitudine: la musica di Cave – capace di raccontare dolore, amore e perdita – continua a parlare a generazioni diverse con la stessa intensità.
Il concerto di Nick Cave, con la sua carica emotiva e la complicità del grande bassista, ha lasciato un segno profondo: un’esperienza musicale e umana che difficilmente chi era presente dimenticherà. La catarsi è completa.
2025-07-17 23:58:00