
“Rispettati i tempi e solide motivazioni: l’unica nostra linea guida è la protezione del territorio e dei cittadini”. Così Daniel Toci, vicesindaco del Comune di Altopascio, interviene per chiarire la posizione dell’amministrazione D’Ambrosio, rispondendo alle dichiarazioni del Comune di Castelfranco di Sotto riguardanti il ricorso presentato dalla città del Tau contro la normativa sulla telefonia mobile approvata nel febbraio 2025 dal comune confinante: una normativa che ha permesso l’installazione di un’antenna su un terreno adiacente al territorio di Altopascio, a pochi metri da un’antenna già esistente, nella zona della Galeotta. Tutto ciò senza che l’amministrazione di Castelfranco di Sotto abbia informato quella di Altopascio.
“L’amministrazione di Castelfranco parla di impugnazione tardiva. Falso. Il nostro ricorso è stato presentato entro 120 giorni dall’approvazione della delibera, quindi assolutamente nei termini di legge – commenta Toci -. Il Comune di Castelfranco sostiene di averci notificato l’imminente aggiornamento della normativa sulle antenne. Anche questo è falso: la comunicazione ricevuta citava solo l’arrivo di una richiesta da parte di un gestore, senza alcun riferimento all’intenzione del Comune di rivedere il piano delle aree destinate alla telefonia mobile”.
“Il processo di verifica di conformità a VAS non è un ‘iter aggravante, lungo e costoso’ come viene descritto, ma un passaggio previsto dalla legge, obbligatorio per piani e programmi, per proteggere i cittadini e il territorio. In questo caso non è stato seguito – aggiunge -. L’antenna in questione, posizionata proprio all’ingresso della Via Francigena, oltre a deturpare il paesaggio, si trova a soli 80 metri dalle abitazioni esistenti. Il Comune di Castelfranco ha quindi preferito autorizzare un nuovo impianto in un’area agricola privata, piuttosto che imporre al fornitore l’utilizzo di un’antenna già esistente nel Comune di Altopascio, situata completamente in una zona industriale”.
“Nel ricorso abbiamo anche sollevato una questione fondamentale: nel corso degli anni, Castelfranco ha posizionato al confine con Altopascio insediamenti ad alto impatto urbanistico e ambientale, il cui peso ricade interamente sul nostro territorio – aggiunge Toci -. Lo avevamo già sottolineato alla precedente amministrazione con un’osservazione specifica al loro piano strutturale. Ci viene rimproverato di aver agito per motivi politici: qui, però, i soli a portare in ballo la questione politica sono gli amministratori di Castelfranco di Sotto, non sarà che forse sono loro a volerla mettere su quel piano? Nelle relazioni di buon vicinato dovrebbe anche rientrare la volontà di dialogare e di trovare soluzioni comuni per il bene dei cittadini e del territorio: in questo caso tutto è stato fatto a spese di Altopascio, senza tener conto di Altopascio nel processo decisionale. Quindi respingiamo al mittente questo vittimismo strumentale, visto anche che stiamo parlando di un impianto che non avrà quasi nessuna utilità per le frazioni di Villa Campanile e Orentano ma servirà piuttosto il nostro territorio. Il fornitore ha utilizzato l’approvazione dell’amministrazione confinante alla nostra, per installare l’antenna a pochi metri dal confine comunale, eludendo così le prescrizioni e gli oneri previsti dal regolamento di Altopascio. Noi facciamo appello al giudice per fare chiarezza: per noi era un dovere agire e chiarire questa situazione, nell’interesse dei cittadini che rappresentiamo e che difendiamo”.
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2025-08-12 17:24:00