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Amo Lucca Comics & Games: La nostra intervista a Manlio Castagna

ROMA – Lucca Comics & Games ha trasformato la vita di molte persone, diventando un punto d’incontro per gli appassionati di anime, fumetti e cultura pop. È un evento che ha fatto sentire i cosiddetti nerd meno “emarginati”, fornendo loro uno spazio per identificarsi. Questa è una fiera internazionale dedicata all’animazione, ai giochi, ai videogiochi e al fantasy, che si svolge a Lucca, in Toscana, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. È considerata la più importante manifestazione europea del settore e la seconda al mondo dopo il Comiket di Tokyo.

Manlio Castagna racconta che, una volta, i cosiddetti nerd – in cui anche lui si identifica – erano una percentuale minima. Oggi, invece, sono molto più numerosi, e gran parte di questo cambiamento è dovuto proprio a Lucca Comics & Games. È impossibile non raccontare un fenomeno così rivoluzionario, che ha dato voce e visibilità a un mondo prima emarginato o, addirittura, deriso. Il mondo dei cosplayer è certamente affascinante, ma Lucca Comics non si esaurisce qui: lo spirito dell’evento è molto più ampio. Essere “nerd” non significa necessariamente essere un cosplayer. A Lucca Comics & Games ogni storia è interessante e merita di essere raccontata.

Questo è ciò che Castagna ci ha raccontato durante l’intervista con Dario Cangemi al nostro angolo alla Festa del Cinema di Roma. Ha spiegato anche che per il suo documentario non si è ispirato a un modello cinematografico preciso: sapeva però molto bene cosa non voleva fare, ovvero un film “di pura festa”. I suoi principali riferimenti culturali sono stati Coachella e Burning Man, due grandi eventi americani in grado di raccontare soprattutto attraverso la propria comunità. Secondo Castagna, il mondo del cinema oggi non è più come una volta: è diventato meno comunitario. La maniera in cui Lucca Comics riesce a creare un senso di appartenenza è, per lui, unica – perché fa sentire chi condivide le stesse passioni parte di qualcosa di speciale, qualcosa che il cinema, soprattutto oggi, non riesce più a offrire. Con l’arrivo delle piattaforme digitali, comunque, questo aspetto del cinema si sta forse trasformando in qualcosa di più intimo e famigliare, fatto di piccoli gruppi e nuove forme di condivisione.

GUARDA QUI L’INTERVISTA INTEGRALE

2025-11-05 16:32:00