Nel Teatro del Giglio di Lucca, il tempo si è fermato. Un solo applauso, quello per Hideo Kojima, ha superato le barriere tra il videogame e la realtà, tra Italia e Giappone, tra chi crea e chi gioca.
Contenuti dell’articolo
Death Stranding 2: Sulla spiaggia – un’opera concepita per riflettere sulla connessione in un mondo frammentato – ha trovato il suo significato più profondo proprio in quel teatro: collegare davvero le persone.
Hideo Kojima a Lucca | Come una rockstar
Il giorno prima del main event di questa edizione di Lucca Comics and Games 2025, Piazza San Michele si è trasformata in un’onda che si muoveva all’unisono. Una grande folla ha cambiato il volto di Lucca trasformandola in un set a cielo aperto, grazie alla presenza dei migliori cosplayer ispirati a Death Stranding.
Quando Kojima è apparso sul balcone, l’aria si è fatta tesa, poi ha ceduto, esplodendo in un grido. Per un istante, la città ha preso le sembianze del suo universo: filamenti invisibili sembravano collegare sconosciuti che si trasformavano in comunità. Non c’era alcuna coreografia, eppure tutto era perfettamente sincronizzato.
È in quel momento che Death Stranding è passato dal videogame alla realtà: non solo estetica, ma anche senso di appartenenza.
Death Stranding 2: Sulla spiaggia Pannello a Lucca comics & games 2025
Il giorno successivo, il cuore dell’evento si è spostato al Teatro del Giglio, dove l’attesa sembrava destinata a dare vita a qualcosa di unico. Ogni posto era occupato, ogni sguardo era rivolto verso il palco.
2025-11-04 21:58:00
2025-11-04 23:00:00