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Menu Etnico alla Mensa, Rontani (Capannori Cambia): “Soggetti alla Dittatura del Gusto”

“Il rinomato cuoco Artusi, che visse nel secolo passato – afferma – ha sempre insistito sul fatto che l’arte del buon cibo è veramente una scienza possibile nelle cucine italiane. Pertanto, il 10 dicembre 2025, la cucina italiana è stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Questo si deve anche al fatto che, oltre alla qualità indiscutibile del cibo, la nostra eccellenza culinaria sa unire famiglie e comunità con le ricchezze dei nostri territori, per proteggere i prodotti locali. Quindi, il cibo italiano non è più solo nutrimento, ma anche cultura, storia e futuro. E proprio in questi giorni, in seguito a tali notizie, cosa viene deciso nelle mense scolastiche municipali, inclusa Capannori, gestite (sfortunatamente) da Società Qualità e Servizi? Inizia l’iniziativa di offrire sapori alternativi, che inizia con il menu palestinese, con piatti a base di riso o polpette con lenticchie, hummus e simili. L’11 febbraio, pare ci sarà la cucina ucraina (?!), il 10 aprile, addirittura quella sudanese! Siamo consapevoli di questa assurda scelta politica che impatta sui nostri ragazzi, i quali, anche a mensa, vengono allontanati dalle tradizioni locali e costretti ad assaporare gusti estranei a loro e alle rispettive famiglie?

“Ci troviamo quindi a subire anche una dittatura del gusto – continua Rontani – oltre a quella di scelte ambientali assurde e di spreco di progetti, diseducando coloro che saranno la generazione del futuro. Come potremo, infatti, aspettarci da loro comportamenti equilibrati e consapevoli, come un buon capo famiglia, se già da bambini non vengono educati a stare piacevolmente insieme a tavola? Come possiamo credere nel rispetto delle produzioni locali e delle loro filiere, quando vengono imposte alternative distanti, che comunque finiranno nei rifiuti?”

“Non so più che cosa rispondere – dice ancora – alle molte madri e padri che mi coinvolgono nelle loro proteste, se non ricordare purtroppo a loro chi hanno votato e aggiungere che, ora, il Comune di Capannori sta spendendo altri 158mila euro per una nuova cappa aspirante per il centro di cottura, in uso gratuito a Qualità e Servizi. Un’azienda che può permettersi di fare sperimentazioni, nonostante i suoi leader siano sotto processo, dopo il alto numero di bambini ammalati con la salmonella a causa del cibo fornito. Se è vero (e lo è) che “siamo quello che mangiamo”, rimaniamo italiani, gustando pasta, pizza, bistecca e panettone con un sorriso, rifiutando quello che non ci piace. Non esiste alcun obbligo sociale di consumare quanto appartenga ad altre tradizioni”.

2025-12-13 14:37:00