
Un’operazione di Carabinieri forestali delle stazioni di Lucca e Calcinaia ha portato al sequestro di numerosi uccelli selvatici detenuti in violazione della normativa vigente e destinati, secondo le indagini, all’uso come esche viventi per l’attività venatoria. Gli interventi hanno interessato due località tra le province di Lucca e Pisa.
In totale sono stati immediatamente liberati 107 esemplari adulti in buone condizioni di salute, mentre 32 uccelli – tra merli e tordi – sono stati trasferiti d’urgenza al Cruma della Lipu di Livorno perché troppo debilitati per essere subito rilasciati. Qui sono stati presi in carico dal team veterinario del centro.
Le condizioni degli animali variano notevolmente: quelli rimasti in cattività per periodi prolungati mostrano gravi segni di stress e malnutrizione, piumaggio danneggiato, ferite e patologie legate alla lunga prigionia. Sono stati avviati approcci terapeutici personalizzati e programmi di recupero, ma per alcuni esemplari la prognosi rimane riservata.
La Lipu mette in evidenza come l’uso di esche viventi, consentito solo se provenienti da allevamenti autorizzati, sia spesso soggetto a abusi e traffici illegali. Queste pratiche prevedono la cattura in natura e la detenzione forzata degli uccelli in condizioni tali da alterare i loro cicli biologici, con gravi conseguenze sulla loro benessere.
“Questi animali raccontano una storia di sofferenza che vediamo troppo spesso”, osserva Nicola Maggi, responsabile del Cruma. “È un fenomeno che continua a rappresentare una grave minaccia per la fauna selvatica”.
2025-12-17 08:45:00