FIRENZE – In Toscana ci sono circa 900 sistemi acquedottistici individuati da Gestori e dai precedenti enti di ambito in maniera piuttosto eterogenea in termini di aree servite e livello di dettaglio.
Di questi al momento 287, circa 1/3, sono ritenuti critici a vario livello. In termini di popolazione viceversa l’effetto è attualmente meno pronunciato perché le criticità non investono capoluoghi e principali centri urbani, più interconnessi e strutturati, serviti anche da invasi (Bilancino e Montedoglio) o da grandi adduzioni quali quelle dell’Amiata (Fiora e Vivo) per il Senese e il Grossetano.
E’ evidente comunque l’effetto della crisi in corso legata alle bassissime precipitazioni ed al contempo al prolungato susseguirsi di giornate con temperature estreme che comportano un aumento di domanda anche in presenza di ordinanze di limitazione dei consumi.
Il quadro generale per gestore a venerdì 4 agosto è riassumibile nella seguente tabella:
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Nota: per Autobotti al serbatoio si intende la fornitura di acqua nei depositi dell’acquedotto; per autobotti in piazza si intende invece la fornitura diretta al cittadino.
Nella sintesi si desume che la crisi sta evolvendo infatti rispetto al monitoraggio di giugno recepito nel DPGR91/2017 emergono 33 sistemi in più con delle criticità . Tali sistemi sono concentrati soprattutto su Nuoveacque e GAIA. Inoltre il riempimento dei serbatoi con autobotte è già in atto su 107 dei 287 sistemi (quasi il 40%) e seppur non percepito dall’utenza fornisce la misura di un certo livello di criticità .
Nel perdurare dello stato di emergenza i razionamenti, ad oggi solo 4 nella zona gestita da ASA per circa 6.000 utenze, passeranno, in previsione, a 29 a fine agosto/primi di settembre. Situazione più critica prevista, salvo riprese della piovosità anche locali, è quella di GAIA con zona Lunigiana e Garfagnana principalmente. Già si potranno avere avvisaglie di crisi su Barberino Valdelsa e Tavarnelle Val di Pesa a rischio turnazioni dal mese di settembre insieme potenzialmente al Chianti.
Nello specifico:
ACQUE SpA
La situazione in termini emergenziali è attualmente la meno critica anche grazie all’attivazione preventiva di risorse alternative e della buona interconnessione dei sistemi. L’area più in sofferenza è Montaione, in parte l’alta Valdera. Si segnala per Montespertoli la Centrale di Ginestra che serve anche il territorio contiguo di Publiacqua con criticità di abbassamento della falda connessa con il regime della Pesa ormai secco. Sono da valutare limitazioni di concessioni di usi concorrenti, se presenti e utili, per prevenire potenziali crisi nel mese di settembre.
NUOVE ACQUE SpA
C’è già un forte uso di autobotti ai serbatoi ma per i primi di settembre non sono previste criticità estreme in ogni modo le risorse non interconnesse a Montedoglio sono generalmente in calo. Sono opportune limitazioni degli usi irrigui vicini ai campi pozzi di Laterina e Cortona (Montanare).
ASA
L’Elba resta l’elemento potenziale di maggior crisi in Toscana. Sono i fase di attivazione o approvazione pozzi necessari a mitigare i problemi e sono previsti anche turnazioni per alcuni giorni intorno al 10-25 agosto. Altre aree in crisi e in parte già in razionamento sono la Val di Cecina in generale e ancor più Volterra – Pomarance – Montecatini Val di Cecina e, in misura minore come popolazione coinvolta, alcune zone delle colline metallifere quali Monteverdi e Prata di Suvereto.
Acquedotto del Fiora SpA
Ad oggi il territorio coperto dalle sorgenti dell’Amiata è relativa sicurezza. Nelle restanti località frequentemente già si opera con autobotti a servizio dei serbatoi e in un paio di casi nel senese con chiusura notturna del serbatoio per favorire la ricarica. Pur non previsti razionamenti ai primi di settembre vi sono sistemi più isolati del senese e del grossetano che già nel corso di settembre potrebbero entrare in sofferenza. Da coordinare la gestione della risorsa da parte del Consorzio sul lago Elvella a San Casciano dei Bagni.
GAIA SpA
La zona più in sofferenza di GAIA è la Lunigiana e la Garfagnana che attualmente sono gestite con forniture di autobotti ma che potrebbero entrare in crisi fino a razionamenti da prevedersi già da agosto o a settembre. Sono spesso sistemi molto piccoli e non interconnessi in cui punte di consumo e usi non corretti della risorsa possono portare a crisi. Sono prevedibili turnazioni anche in alcuni centri principali interessanti qualche migliaio di abitanti ciascuno principalmente nei territori sopra indicati.
PUBLIACQUA SpA
Il sistema non interconnesso all’area metropolitana servita dal sistema Bilancino Anconella sta entrando progressivamente in crisi, e il servizio autobotti al serbatoio è abbastanza diffuso. Le aree di maggior criticità sono Chianti, Barberino Val D’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa e alcune località del Valdarno e dell’alto pistoiese. Possibili razionamenti a Barberino Val D’Elsa e Tavarnelle ma anche nel Chianti (Greve e frazioni). In previsione le attività di lavaggio tini prima della vendemmia e il sistema di produzione soprattutto alimentare e agroalimentare in tali zone potrebbe diventare elemento di seria criticità fin da settembre.
GEAL SpA
Sono in corso alcune integrazioni con autobotte in Lucca r frazioni ma non si evincono particolari elementi di criticità per il mese di agosto.
Fonte: Regione Toscana