21.08.17-comunicati stampa
Sulcis Iglesiente, piste ciclabili, interventi della Giunta già finanziati dal 2015 con 5,7 milioni di euro
L’attenzione della Regione alla mobilità ciclabile nel Sulcis Iglesiente è massima: gli stanziamenti della Giunta per nuovi interventi approvati già dal 2015 ammontano a 5,7 milioni di euro e sono finalizzati sia alla riconversione dei tracciati ferroviari storici sia alla creazione di percorsi integrativi di collegamento alle infrastrutture originarie. I tracciati prevedono itinerari estesi da Siliqua a Calasetta. Specificamente si tratta della pista ciclabile tra San Giovanni Suergiu e il borgo medievale di Tratalias finanziata con 600mila euro (soggetto attuatore Comune di Tratalias); di quella da Sant’Anna Arresi a Porto Pino (2.345.000 euro di risorse stanziate, soggetto attuatore Comune di Sant’Anna Arresi.); della pista ciclabile San Giovanni Suergiu – Sant’Antioco che prevede il recupero dei vecchi percorsi ferroviari e 2.008.500 euro di risorse (soggetto attuatore Provincia Sud Sardegna); e della riconversione a fini ciclabili del tracciato ferroviario FMS con partenza da Siliqua (soggetto attuatore Provincia Sud Sardegna, 800mila euro di stanziamento). L’importanza strategica che la Regione attribuisce alla mobilità ciclabile è confermata soprattutto dal protocollo d’intesa firmato di recente a Roma dal presidente Francesco Pigliaru, insieme all’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, con il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e con i rappresentanti del Ministero dei Beni culturali e Turismo. L’accordo regola la progettazione e la realizzazione dei 1.230 chilometri di ciclabile, parte importante degli oltre 2.000 chilometri di piste che la Sardegna riserva alle due ruote. Pensata come infrastruttura specificamente turistica, questa sezione della rete complessiva si articola in quattro direttrici e collega porti e aeroporti, attraversando centri urbani e zone paesaggistiche di pregio. Il tracciato Sulcis sarà interconnesso con la ciclicità regionale per evitare che sia un sistema isolato non comunicante con porti e aeroporti.
Fonte: Regione Sardegna