Due soci italiani non appartenenti al settore della panificazione sarebbero disposti a fornire le garanzie necessarie alla Toscopan di Altopascio per poter essere ammessi alla procedura concorsuale del concordato preventivo. A breve il giudice deciderà . E’ la prima novità per lo storico panificio di Altopascio Toscopan, che da luglio ha ridotto notevolmente la produzione e che è dovuta ricorrere, per le difficoltà in atto, alla cassa integrazione a rotazione e alla mobilità per buona parte dei 130 dipendenti. Quest’ultimi, nei mesi scorsi hanno reclamato il mancato pagamento di alcune mensilità . Vi furono diverse manifestazioni di protesta. Scongiurato lo spettro del fallimento, c’è anche una seconda buona notizia per i lavoratori: secondo quanto dichiarato dal presidente della Regione Enrico Rossi in una conferenza stampa a Firenze, nelle prossime settimane, già nei primi giorni di ottobre, potrebbero arrivare spiragli positivi per il reintegro di tutti gli occupati, con la ripresa a ritmi normali dell’attività produttiva. Sempre in attesa che sia concesso il concordato e nella speranza che entrino i nuovo soci.
Massimo Stefanini
Comments (1)
Luigisays:
22 September 2010 at 1:34Troppi punti interrogativi. Mi sa di propaganda a buon mercato. Più di 20 milioni di debiti. Chi li paga? I nuovi soci? Mah. Bisognerebbe essere dei masochisti. Così come sarebbe trattare con questi dirigenti. Auguro a tutti i lavoratori della Toscopan tutto il bene possibile. Queste persone, grandi lavoratori, che si sono sacrificati per anni per gente che non si merita niente. Lavoratori, persone per bene, gente umile e onesta, che come ringraziamento si sono visti il loro tfr non versato nei fondi pensione, il quinto dello stipendio trattenuto dalla busta paga ma non versato alle finanziarie, sottopagati rispetto alle loro professionalità e persino denigrati come lavoratori. Per non parlare dei diritti contrattuali calpestati come fossero carta straccia. Trattati come bestie e insultati persino, con parole impronunciabili. Da ultimo e come ulteriore schiaffo, non gli sono nemmeno stati versati alcuni stipendi, dopo mesi di lotte e di tensioni altissime. Questi dirigenti con due pesi e due misure, capaci di dare la colpa dei loro insuccessi solo ai lavoratori, ma nello stesso tempo esaltare degli emeriti incapaci, devono andarsene! e lo sanno tutti alla Toscopan. Andate ad intervistare gli operai. Altro che rilancio. Se deve esserci un rilancio dovrà essere con altri imprenditori. Più seri e capaci. Vi prego di pubblicare questo commento. Grazie.
Luigi