FIRENZE – La Regione Toscana ha pubblicato i dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2016. A scala regionale si conferma il trend positivo degli ultimi anni con la percentuale della raccolta differenziata che si attesta al 50,99 per cento, con un incremento di 1,2 punti rispetto all’anno precedente malgrado l’applicazione per la prima volta della nuova modalità di calcolo stabilita dalla norma nazionale. Applicando la modalità di calcolo precedente la percentuale della raccolta differenziata a scala regionale sarebbe stata pari al 51,99 per cento (+2,2 punti rispetto al 2015).
Il metodo di calcolo nazionale ha introdotto una serie di importanti novità rispetto al precedente metodo regionale, con effetti diversi sia in senso positivo che negativo sui risultati, tanto in termini di produzione di rifiuti urbani (RU) quanto di percentuale di raccolta differenziata (%RD).
Diversamente dal passato nelle raccolte differenziate sono conteggiati anche i rifiuti inerti da costruzione e demolizione di provenienza domestica e i rifiuti organici intercettati dal compostaggio domestico, oltre agli scarti da selezione dei rifiuti ingombranti e ai rifiuti da spazzamento strade avviati a recupero, d’altra parte sono scomparsi dal calcolo della %RD gli incentivi previsti dal precedente metodo. Il confronto con i dati degli anni passati è quindi influenzato dal diverso calcolo utilizzato (per il dettaglio si consiglia di consultare il sito dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse www.arrr.it che a breve pubblicherà i dati completi).
La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,31 milioni di tonnellate in aumento del 2,7 per cento rispetto all’anno precedente (+0,8 con precedente metodo di calcolo), il dato pro capite è passato da 600 a 617 kg/abitante (605 kg per abitante con precedente metodo di calcolo).
“Pur nel passaggio al nuovo metodo di calcolo che in parte penalizza i dati di raccolta differenziata storici, manteniamo un trend positivo – ha commentato l’assessore all’ambiente Federica Fratoni – . Dobbiamo ancora fare molto, gli obiettivi sono ancora lontani ma la strada è ben intrapresa. Anche il numero di comuni con percentuali importanti è in continua crescita. La sfida adesso riguarda il contributo che può arrivare dai grandi centri urbani. Lavoreremo con i Comuni per raggiungere insieme questo obiettivo”
Su scala di Ambito il risultato migliore in termini di efficienza della raccolta differenziata è stato quello dell’ATO Toscana Centro (Città Metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) con il 55,4 per cento in calo di circa 2 punti rispetto al 2015 (+1,5 punti con precedente metodo di calcolo), segue l’ATO Toscana Costa (province di Livorno –esclusi i comuni della Val di Cornia-, Lucca, Massa-Carrara e Pisa) con il 54,9 per cento in aumento di oltre 2 punti rispetto al 2015 (+3,6 punti con precedente metodo di calcolo). L’ATO Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto, Siena e comuni livornesi della Val di Cornia) si attesta al 38,19 per cento con una lieve diminuzione pari a -0,8 punti rispetto al 2015(+1,2% con precedente metodo di calcolo).
Nessuno degli ATO ha superato l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata, stabilito dalla norma nazionale per il 2012.
I Comuni più virtuosi
Secondo i dati certificati, i Comuni toscani che hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata sono 71. Ecco l’elenco:
Altopascio 75,48%, Montaione 85,12%, Aulla 70,13% , Monte San Savino 67,14%, Bagni di Lucca 69,54%, Montecarlo 76,66%, Bagnone 66,07%, Montelupo Fiorentino 83,81%, Barga 84,85%, Montespertoli 83,26%, Bientina 65,81%, Montopoli in Val d’Arno 74,52%, Borgo a Mozzano 76,83%, Mulazzo 68,03%, Buti 73,33%, Pelago 70,86%, Calci 77,41%, Pescaglia 69,54%, Calcinaia 78,46%, Pietrasanta 71,96%, Cantagallo 74,76%, Pieve Fosciana 67,05%, Capannori 86,66%, Podenzana 67,76%, Capraia e Limite 85,74%, Poggio a Caiano 67,73%, Carmignano 70,01%, Ponsacco 76,16%, Cascina 75,03%, Pontassieve 68,34%, Casola in Lunigiana 67,98%, Pontedera 67,19%, Castelfiorentino 79,72%, Pontremoli 68,06%, Castelfranco di Sotto 75,22%, Porcari 81,80%, Cerreto Guidi 84,33%, Rufina 85,99%, Certaldo 85,35%, San Casciano Val di Pesa 76,35%, Dicomano 74,41%, San Giuliano Terme 78,02%, Empoli 83,29%, San Miniato 78,01%, Fauglia 69,41%, Santa Croce sull’Arno 74,27%, Filattiera 73,78%, Santa Maria a Monte 76,12%, Fivizzano 68,83%, Seravezza 75,57%, Forte dei Marmi 76,39%, Serravalle Pistoiese 87,44%, Fosdinovo 69,81%, Tavarnelle Val di Pesa 77,95%, Fucecchio 84,86%, Tresana 69,97%, Gambassi Terme 86,11%, Vaiano 68,43%, Impruneta 71,66%, Vecchiano 73,39%, Lamporecchio 87,83%, Vernio 72,88%, Larciano 88,17%, Vicopisano 69,61%, Licciana Nardi 68,88%, Villa Basilica 80,32%, Lucca 77,98%, Villafranca in Lunigiana 70,81%, Magliano in Toscana 68,97%, Vinci 84,08%, Monsummano Terme 86,16%.
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Fonte: Regione Toscana