LIVORNO – “La Toscana riesce in questo genere di situazioni perché ha un sistema di gestione in cui Genio civile e Consorzi di bonifica sono in sinergia. Abbiamo legiferato ed amministrato di conseguenza. Ecco perché, di fronte ad eventi pur drammatici, siamo in grado di rispondere come abbiamo fatto”.
Lo ha detto il commissario delegato dal Governo per gestire l’emergenza a Livorno e presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che nella giornata di oggi, martedì 18 ottobre, ha effettuato una serie di sopralluoghi nei territori comunali di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione dei ponti crollati e di recupero delle infrastrutture danneggiate o franate a seguito dell’alluvione del 10 settembre.
Ad accompagnare il presidente Rossi, gli uomini del Genio civile di Livorno e quelli dei Consorzi di bonifica Toscana Costa e Basso Valdarno, che Rossi ha “ringraziato per la competenza e la celerità con cui sono scesi in campo così come i volontari”.
Il sopralluogo è iniziato a Chioma, al confine tra Livorno e Rosignano, dove il nubifragio ha spazzato via il ponte sulla foce dell’omonimo torrente, poi è proseguito a monte sul corso dello stesso Chioma e quindi al Botro di Quercianella nell’omonima frazione di Livorno, dopodiché è continuato in città , nella zona tra La Rosa ed Ardenza, dove inizia il tombamento del rio Maggiore, e si è concluso nel territorio di Collesalvetti dove sono in corso dei lavori al confine con Livorno sul fiume Ugione ed a ridosso della frazione di Stagno sul corso dell’Acqua Salsa.
“Oggi siamo a vedere con i nostri occhi qual è lo stato dell’arte per preparare al meglio il piano degli interventi, per capire quali sono le opere che devono essere fatte in somma urgenza, quali quelle con procedura accelerata e quali invece quelle che possono essere fatte con modalità ordinaria”, ha affermato Rossi. “Ma vogliamo anche capire se le cifre stanziate da Stato e Regione bastano o se è necessario attivare nuovi finanziamenti”.
La Regione ha messo a disposizione, per l’emergenza Livorno, 28 milioni di euro, più altri 15 sono stati stanziati dallo Stato. Il presidente Rossi si è detto “disposto a valutare, se occorre, ulteriori finanziamenti” perché “alla fine dell’anno di commissariamento, nel settembre 2018, dobbiamo aver posto le basi affinché nel territorio livornese sia ridotto il rischio idraulico”.
A Chioma il presidente Rossi ha incontrato alcuni amministratori e tecnici dei Comuni di Rosignano e di Livorno affermando che “il ponte sarà ricostruito” e “verrà realizzato un consolidamento spondale sul torrente a monte della struttura turistica Villaggio azzurro”. Un concetto, quello del “consolidamento spondale”, ripetuto anche a Quercianella.
A Livorno, in via Cattaneo, il presidente Rossi, a proposito del tombamento del rio Maggiore, ha annunciato che “è allo studio un nuovo percorso del torrente per consentirne un miglior deflusso e lasciare l’attuale tombamento solo come diversivo”.
Sul torrente Ugione, dove sono intervenuti anche amministraori e tecnici del Comune di Collesalvetti, è in corso la realizzazione di una nuova protezione della zona di Stagno. Essa, secondo i tecnici, permetterà di alimentare un sistema di casse d’espansione teso a ridurre il rischio idraulico. Ugualmente, al Cateratto sull’Acqua Salsa, a Stagno in direzione Guasticce, sono previsti interventi di regimazione del corso d’acqua e di potenziamento dei volumi da invasare con delle casse di espansione in linea.
“Anche in queste zone la crescita della sicurezza è fondamentale”, ha concluso Rossi “perché occorre un adeguamento delle infrastrutture in modo da contenere, all’occorrenza, eventi meteorici e situazioni drammatiche come quelle del settembre scorso”.
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Fonte: Regione Toscana