Porcari (LUCCA) –
IL FOCUS
La somma fa il totale, diceva Totò. E questo vale anche nel panorama un po’ arido dei numeri dei bilanci delle aziende. Di sicuro vale per Sofidel, che nelle classifiche dei resoconti 2017 depositati in Camera di commercio fa registrare un risultato da capogiro. Il consolidato, cioè il bilancio che tiene conto dei risultati delle singole aziende sotto l’ombrello della Sofidel, raggiunge la cifra di un miliardo e ottocento milioni di euro. Si trattasse del prodotto interno lordo di uno stato si piazzerebbe al 171esimo posto al mondo, tra Gibuti e Repubblica centroafricana. Invece si tratta dei ricavi della galassia diretta da Luigi Lazzareschi e composta dal centro di gravità di Porcari e dai satelliti degli stabilimenti in tutto il mondo.
Certo, se il caso Sofidel colpisce per una questione di grandezza, non si può però fare a meno di notare nella classifica dei bilanci che pubblichiamo qua sopra la fotografia dell’economia lucchese così come si è venuta a definire negli anni della crisi. Che ha portato alcune aziende a prendere altri lidi (Snai, ma anche Peuterey) e ha consolidato il predominio del cartario e, in particolare, del tissue.
Nelle prime trenta posizioni (che raggruppano aziende che hanno fatturati ben superiori ai 50 milioni annui), a questo settore appartengono oltre la metà delle voci, ben 16.
Un dato che può essere messo in correlazione anche con gli ottimi risultati fatti segnare dall’export, in particolare dal settore dei macchinari per cartiera. Non
è un caso se nella classifica dei bilanci 2017 proprio un’azienda di questo settore, la Fabio Perini, raggiunge la top ten: cinque anni fa non era così. E un’altra, la Toscotec ci va vicino, arrivando al 16esimo posto, sopravanzando di due posizioni la Fosber. —
L.C.
Fonte: Il Tirreno