Celebrato oggi in piazza Castello, davanti al monumento all’Alfiere Sardo, il 158° anniversario dell’Unità d’Italia, nella Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Fu infatti il 17 marzo 1861 la data in cui fu proclamata a Torino la nascita del Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II assunse il titolo di Re d’Italia, dopo le tante guerre che determinarono la progressiva unificazione del territorio nazionale. Un percorso storico che ebbe Torino quale protagonista assoluta, quale centro politico promotore dell’Unità e poi come prima Capitale del Paese, anche se soltanto per una manciata di anni.
In rappresentanza della Città di Torino era presente il vicesindaco Guido Montanari. “La parola unità si deve coniugare con altre come pluralità , diversità , solidarietà , sussidiarietà per raggiungere, o almeno avvicinarci, agli obiettivi di sostenibilità , di resilienza, di giustizia non ancora completamente raggiuntiâ€, ha affermato il vicesindaco, declinando ai giorni nostri i valori che diedero spinta alla volontà unitaria.
“Le incertezze legate alla drammatica carenza di prospettive di occupazione e di valorizzazione delle proprie potenzialità per una parte importante dei giovani – ha proseguito Montanari – le politiche di una giusta accoglienza e inclusione dei cittadini stranieri che giungono nelle nostre città , la sicurezza nella vita quotidiana sono obiettivi che restano collanti di quella Unità prefigurata nel 1861. Sono obiettivi che quindi ogni giorno devono essere perseguiti in primis da chi amministra a livello centrale e locale ma devono essere ben chiari a tuttiâ€. E ha concluso ricordando la necessità del personale impegno di tutti per la costruzione di un’Italia migliore: “È anche nella quotidianità dei singoli che si concretizzano i grandi cambiamenti socialiâ€.
La cerimonia si è poi trasferita nell’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale, dove si è tenuta una lectio di Gianni Oliva, storico e preside dell’istituto Majorana di Moncalieri ed è intervenuta l’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino, di fronte ad alcune scolaresche. L’assessora ha sottolineato il valore educativo che questa ricorrenza conserva, evidenziato anche dalla sua legge istitutiva, la n. 222 del 23 novembre 2012 “che ha introdotto questa ricorrenza e ne ha evidenziato lo specifico scopo didattico per promuovere tra i giovani la conoscenza e la riflessione sugli avvenimenti storici che hanno condotto all’Unità nazionaleâ€, ha ricordato Di Martino.
Di Martino si è soffermata soprattutto sul concetto di cittadinanza, “e sullo sviluppo delle conoscenze e competenze che la norma istitutiva di questa giornata pone alla base della sua finalità culturale ed educativa, affinché la riflessione sugli eventi passati, sul significato del tricolore e dell’inno nazionale, possano consolidare l’identità nazionale, ma anche far emergere, generare, nutrire e rinforzare i valori che devono guidarci nel presente e che la nostra Costituzione pone a fondamento del nostro Paeseâ€, ha proseguito l’assessora.
“Il ruolo della scuola diventa dunque prioritario non solo nella costruzione di conoscenze e saperi codificati, ma anche nel promuovere valori ed atteggiamenti che vengono interiorizzati dagli studenti – ha concluso Di Martino – attraverso esperienze concrete, ad esempio attività di volontariato, la cura per le cose proprie e altrui e per l’ambiente di vitaâ€.
Mauro Marras
foto Gianluca Platania
Fonte: Comune di Torino