Durante il fine settimana sono state elevate sette sanzioni: controllate anche 85 attività commerciali, tutte in regola
LUCCA. Le belle giornate di sole invitano i lucchesi a uscire di casa. Sulle Mura Urbane o al Parco fluviale, magari per fare jogging o muoversi in sella alla propria bicicletta, anche nel centro storico. Ma il nemico – il coronavirus – è sempre in agguato e, di conseguenza, le forze dell’ordine sono al lavoro per garantire il rispetto delle disposizioni anticontagio. E sono state sette le sanzioni – comminate da carabinieri e polizia municipale – tra la giornata di sabato e ieri.
I militari dell’Arma hanno multato due uomini che, da Altopascio, stavano viaggiando a bordo della loro auto. A far elevare la sanzione, è stata la motivazione che i due uomini avevano scritto sul modulo per l’autocertificazione che hanno consegnato alle forze dell’ordine. Si stavano dirigendo, infatti – secondo spiegato dai due– a Castelnuovo Garfagnana per prendere l’acqua da una sorgente. E i militari, ritenendo che ci fossero fonti più vicine a cui attingere l’acqua, li hanno sanzionati. E la stessa sorte è toccata a cinque uomini che stavano pescando al Parco fluviale. Non tanto per la pesca in sé (il Dpcm la consente, seppur nel rispetto del distanziamento sociale), ma perché avevano parcheggiando le loro auto lungo l’argine del Serchio, violando così le disposizioni della legge regionale.
«Durante questo fine settimana – spiega il comandante della polizia municipale di Lucca, Maurizio Prina – abbiamo intensificato i controlli sulle Mura e al Parco fluviale. Dobbiamo dire che i lucchesi, per il momento, si stanno comportando bene e che si stanno attenendo alle regole. Ma c’è anche un ulteriore aspetto: sono tante, tantissime, le segnalazioni che arrivano alla nostra centrale operativa da parte dei cittadini. Molti di loro sono preoccupati e ci chiamano: per chiederci di intervenire in alcune situazioni, certo, ma anche per informarsi se sia giusto, ad esempio, che i runner corrano sulle Mura senza mascherina: e allora spieghiamo che è consentito, purché venga mantenuta la distanza di almeno due metri dalle altre persone».
Anche perché, secondo quanto spiegato dal comandante Prina, di persone in giro ce ne sono molte e, di conseguenza, le segnalazioni di presunti assembramenti non mancano. «Cerchiamo di verificarle tutte – precisa – e di dare loro il giusto peso ed equilibrio. Ma quello che possiamo dire, almeno per il momento, è che i lucchesi si stanno attenendo alle norme. E se pure escono di casa, lo fanno nel rispetto delle disposizioni e degli altri».
E, a partire proprio da questo fine settimana appena trascorso, le forze dell’ordine hanno anche intensificato i controlli alle attività commerciali per verificare che agiscano nel rispetto delle disposizioni. «Soltanto nella giornata di ieri – conclude il comandante Maurizio Prina – i nostri agenti hanno controllato 85 locali che fanno l’asporto per verificare che, di fronte ai ristoranti, non si verifichino degli assembramenti tra le persone che sono in fila, in attesa di ritirare il cibo che hanno prenotato. I controlli, anche in questo caso, sono stati fatti, ma abbiamo riscontrato il rispetto delle disposizioni. Non possiamo che invitare i lucchesi a continuare su questa strada, seguendo le disposizioni per evitare, il più possibile, la diffusione del coronavirus».
I prossimi giorni, insomma, saranno un importante banco di prova per capire se i contagi abbiano davvero subito uno stop, fondamentale per la ripresa.
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Fonte: Il Tirreno