Ha trascorso la sua vita negli ospedali e qui è dove è venuto a mancare, dopo vari giorni di ricovero. È morto nella notte tra il 29 e il 30 marzo Vairo Contini, in ospedale, dove era stato ricoverato per alcuni giorni. Stava per compiere 70 anni, di cui almeno gli ultimi 18 vissuti con la Sla, diagnostica da qualche mese prima dell’insediamento in Aoup nel 2007 come direttore generale.
Nato a Collesalvetti il 10 marzo 1954, si laureò in Medicina a Pisa nel 1981 e la sua carriera si sviluppò in diverse strutture sanitarie toscane, fino alla sua nomina a primario di Medicina del lavoro presso l’ex Usl 2 di Lucca, dove fu poi direttore sanitario dal 1998 al 2000 e successivamente assunse lo stesso incarico all’ex Usl 5 di Pisa. Nel 2002 divenne direttore generale dell’ex Asl 3 di Pistoia – in quegli anni fu anche membro e quindi presidente del Sior, il consorzio che gestisce la costruzione dei 4 nuovi ospedali di Massa, Lucca, Pistoia e Prato – mantenne questa carica fino al 2007, quando fu nominato prima commissario straordinario (a metà febbraio) e poi direttore generale dell’Aoup (dall’1 marzo 2007).
Il mese di marzo ha segnato tutte le tappe cruciali della sua vita. Nel marzo di due anni dopo, nel 2009, fu costretto a dimettersi da direttore generale dell’Aoup a causa dell’aggravarsi della malattia. “Questa esperienza – scrisse ai dipendenti dell’Aoup – rappresentava per me non solo l’apice della mia carriera di medico e manager, ma anche l’aspetto più significativo dal punto di vista emotivo e culturale. Per la prima volta ho lavorato in una città che adesso considero casa mia, con colleghi che sono in gran parte amici e alcuni tra questi sono stati maestri per me. Tuttavia, tutto questo non avrebbe lo stesso valore senza il senso di appartenenza all’azienda che tutti voi dimostrate. Affido al mio successore un patrimonio prezioso e sono sicuro che con il vostro aiuto saprà valorizzarlo ancora di più. Un abbraccio a tutti, anche per il sostegno che mi avete dato durante la malattia che mi ha colpito”.
Una mente brillante, con una grande cultura umanistica nonostante avesse frequentato il liceo scientifico a Livorno – appassionato di lettura, storia, politica, musica classica, calcio – ha sempre dedicato completamente il suo tempo e le sue energie al compito di direttore generale nella sua città adottiva, nonostante fosse colpito da una malattia che ha inizialmente influenzato la sua mobilità e successivamente, progredendo, tutti gli altri organi colpiti dalla Sla.
Nel corso dei suoi due anni di mandato, che comprendeva anche la redazione di un nuovo statuto aziendale, ha introdotto una serie di innovazioni, tra le quali la centralizzazione dei laboratori e l’implementazione del modello ospedaliero incentrato sull’intensità delle cure, volte all’efficienza e alla crescita dell’Aoup, di cui ha sempre difeso l’alta specializzazione e il valore dei suoi professionisti, così come il principio dell’universalità delle cure come imperativo della sanità pubblica.
Lascia la moglie Lucia e due figlie, Giulia e Silvia. A loro e a tutti i suoi congiunti, l’Aoup manda un caloroso abbraccio e esprime il suo profondo cordoglio. La camera ardente sarà allestita alla Pubblica assistenza a partire dal 31 marzo, dopo le 13.
Condoglianze arrivano anche dalla Asl della Toscana nord ovest. “La sua perdita lascia tutti coloro che l’hanno conosciuto e che hanno avuto la possibilità di apprezzare la sua straordinaria umanità e il suo impegno professionale nel corso di tutta la sua carriera nella sanità pubblica, addolorati e tristi, in cui ha dimostrato un’eccezionale ‘visione d’insieme’.
Le condoglianze alla famiglia arrivano dalla direzione aziendale della Azienda Usl Toscana nord ovest e da tutti coloro che hanno lavorato con lui, in particolare nelle sedi di Lucca (ex Asl 2) e Pisa (ex Asl 5).
2024-03-30 19:30:00