“Come sempre quando non si può negare un documento ufficiale come Arpat si grida al complotto. L’idea che tutti possano credere a qualsiasi cosa solo perché loro lo dicono è sbalorditiva. Questa volta, però, è l’ambiente a farla da padrone e i cittadini della zona non ci stanno e hanno presentato un ricorso al Tar“. Così si esprime Renato Pini, candidato consigliere di Capannori Cambia, attaccando il progetto del nuovo impianto per il trattamento dei pannolini a Salanetti.
“A chiunque voglia saperne di più, l’invito del candidato consigliere è di partecipare il più possibile alle riunioni sugli vari territori. Di andare a guardare il progetto depositato sul portale della Regione Toscana o di intervenire e chiedere direttamente a chi presenta i fatti. Il nostro assessore dà del bugiardo a chi sta esponendo solo la documentazione che loro stessi hanno deciso di ignorare, come ignorano il parere dei tecnici del comune di Capannori. Zero Waste Europa ritiene che non si tratti di un impianto da considerare, spendere tutti quei soldi non è consigliabile e sarebbe più opportuno investire in alternative come la soluzione di materiali lavabili e riutilizzabili”.
“Ma questa amministrazione sembra prediligere l’investimento in impianti che si possono vedere direttamente. Un’ultima considerazione: il progetto è finanziato dal Pnrr per 16 milioni – continua Pini -. Cinque milioni sono destinati alla piattaforma per il recupero dei materiali tessili dagli abiti smaltiti e 11 alla piattaforma per il recupero dei materiali dai pannoloni, pannolini e assorbenti. Ma qual è il vero costo della piattaforma? Chi restituirà i fondi del Pnrr? Come sarà finanziata la parte non coperta dal Pnrr? Attraverso la tariffa dei rifiuti che paga il cittadino? A tutte queste domande ha deciso di non rispondere”.
2024-06-02 10:20:48