Hanno immortalato paesaggi, architetture e beni storici, ma anche piatti tipici, mestieri e manifestazioni popolari, realizzando con originalità foto, video, storie e bobine dedicate alla scoperta delle bellezze del territorio di Porcari. Sono i ragazzi e le ragazze della scuola media Enrico Pea e dell’Itet Benedetti che hanno partecipato al concorso Digit-Ambiente per un uso consapevole degli smartphone e delle app di social network e che ieri mattina (6 giugno), all’auditorium Vincenzo Da Massa Carrara, sono stati premiati per il lavoro svolto nell’ambito del più ampio progetto multidisciplinare Mai soli per contrastare il bullismo e il cyberbullismo.
L’iniziativa, ideata e promossa dall’associazione Riaccendi il sorriso, ha ricevuto il sostegno del Comune di Porcari e della Regione Toscana attraverso il programma Giovanisì. Per sensibilizzare gli studenti a creare contenuti multimediali per diffondere pratiche di galateo online e sviluppare competenze di cittadinanza digitale è stata consolidata, inoltre, la collaborazione con la Polizia postale.
Numerose le presenze istituzionali all’evento conclusivo: l’assessora alla scuola e alla cultura Eleonora Lamandini e l’assessore alle politiche sociali Michele Adorni hanno portato i saluti del Comune di Porcari; per la Regione Toscana c’erano la consigliera Valentina Mercanti e Bernard Dika, portavoce del presidente e coordinatore di Giovanisì. Presente anche la questura di Lucca con Massimo Sodini, vice commissario e responsabile dell’ufficio minori e vittime vulnerabili della locale divisione anticrimine. Tra gli interventi più significativi, quello di Lorena La Spina, dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale per la Toscana.
“In un mondo sempre più connesso, dove i giovani navigano quotidianamente tra le onde digitali – spiega la dottoressa Rosaria Sommariva presidente dell’associazione Riaccendi il sorriso – abbiamo voluto creare un’opportunità, con il progetto Digit-Ambiente, per sensibilizzare la comunità studentesca sui modi corretti di avvicinarsi alle nuove tecnologie, invitandoli anche a utilizzarle per diffondere messaggi positivi legati all’ambiente, al paesaggio, al patrimonio storico, artistico e architettonico, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il territorio di Porcari. Insomma, un uso costruttivo dei dispositivi. Abbiamo cercato di stimolare la creatività attraverso un concorso di contenuti multimediali: video o foto con protagonista l’ambiente in cui i giovani vivono, le sue bellezze storiche e paesaggistiche, le tradizioni, gli usi e i costumi. Veramente un bella esperienza, a mio avviso: abbiamo potuto riscontrare grande partecipazione e interesse da parte del corpo docenti, delle ragazze e dei ragazzi”.
Avviato a febbraio di quest’anno, il progetto Mai soli si è realizzato con interventi nelle otto classi coinvolte (quattro seconde della Pea e quattro classi del biennio del Benedetti), con la presenza di almeno uno psicologo, per ottimizzare le cosiddette abilità per la vita (skills for life): competenze da apprendere per relazionarsi con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli eventi stressanti della vita quotidiana. È stato infatti dimostrato che la mancanza di una struttura socio-emotiva possa causare, in particolare nei giovani, comportamenti negativi e rischiosi in risposta allo stress: tra queste, le dipendenze da sostanze o da tecnologia, l’isolamento patologico (hikikomori), l’aggressività.
La figura dello psicologo è stata coinvolta anche nelle attività condotte con il metodo della didattica delle emozioni, per favorirne l’espressione, la lettura e la condivisione tra gli studenti. Una sorta di allenamento all’introspezione e all’empatia, perché imparare a esternare in modo funzionale il proprio sentire consente anche di risolvere le dinamiche conflittuali.
Secondo i dati più recenti raccolti dalla piattaforma nazionale Elisa sull’anno scolastico 2021/22, il 25,3 per cento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado è stato vittima di bullismo da parte dei pari, mentre il 7,9 per cento ha subito cyberbullismo. Due fenomeni che espongono i diretti interessati e le famiglie a conseguenze devastanti: stigmatizzazione, ritiro sociale, disturbi dell’umore, d’ansia e del comportamento alimentare; ma anche implicazioni legali e tentativi di suicidio.
2024-06-07 11:10:00