Il Settembre Lucchese si avvicina e quest’anno presenterà una novità straordinaria, un evento straniero che darà una scossa alla routine della città. Il 7 settembre, il sabato prima della festa della Santa Croce, come già noto arriveranno a Lucca gli audaci e rivoluzionari “invasori” del Toscana Pride. Per la prima volta l’evento regionale dedicato ai diritti e alle libertà chiuderà la stagione estiva, invece di aprirla, e lo farà nella città della pantera rossonera, che per un giorno sarà multicolore e passeggierà “indomita e fiero” – questo è il motto di quest’anno – sotto gli occhi della città, sia accoglienti che scettici. Il percorso, oggetto di discussione tra organizzatori, amministrazione comunale e questura negli ultimi mesi, verrà annunciato ufficialmente il 4 settembre in una conferenza stampa a Firenze, nella sede della Regione. Ma grazie a alcune anticipazioni, siamo già in grado di delineare i principali punti del percorso. Il ritrovo sarà al Piazzale Risorgimento, in attesa dei partecipanti provenienti da tutta la Toscana (si prevedono 15.000 persone), con la partenza prevista intorno alle 16.30. Ma in quale direzione andremo?
I negoziati sul percorso da seguire si sono svolti con poca entusiasmo da parte di chi dovrà ospitare il Pride. Sin dall’annuncio, il sindaco di Lucca, Mario Pardini, ha esprimuto la sua contrarietà alla scelta del periodo, già molto movimentato per la città, e ha immediatamente preso le distanze, negando il patrocinio del Comune. Non è stata una sorpresa, dato che, al di là della questione dell’ordine pubblico, esiste anche una netta divisione politica, se si vuole (come avviene spesso) confinare questi temi nell’ambito dell’ideologia. Sono assai rari i governi di destra che hanno scelto di sostenere eventi e iniziative promosse dalla comunità Lgbtqia+.
Tuttavia, la manifestazione non poteva essere vietata, quindi era necessario trovare un punto d’incontro. Il problema principale era il passaggio per le strade o piazze principali della città, difficile da gestire non solo per la presenza di eventi già in programma per il “Settembre Lucchese”, ma anche per il rischio di disordini e tensioni, alla luce dell’aspro dibattito politico che si svolge sulla città e nelle stanze del consiglio, e delle questioni che il Pride solleva, in particolare la guerra israelo-palestinese.
Alla fine, il corteo rimarrà lontano dal cuore del centro storico. Ma, come in ogni negoziato degno di questo nome, un divieto è seguito da una concessione. Se il centro storico è off-limits, le Mura non lo saranno. È garantita una sfilata lungo il viale alberato, anche se solo per un breve tratto. Considerando che sabato 7 sarà la seconda giornata di Murabilia, che si svolgerà dalla Porta Elisa al Baluardo San Colombano, è molto probabile che il serpentello arcobaleno entrerà dalla Porta San Pietro, salendo poi sulle Mura Urbane fino a raggiungere piazzale San Donato, punto di arrivo. Alle 17 è prevista un’assemblea al circolo Arci laboratorio sociale.
2024-08-28 04:00:22