Assi viari, il 17 settembre prossimo incontro del Forum per la tutela ambientale e salute dei cittadini con le istituzioni locali, e in particolar modo con il sindaco di Lucca Mario Pardini.
“In merito alla conferenza dei servizi stabilita dalla Regione Toscana per il 23 ottobre, nonché alla possibilità delle amministrazioni locali di richiedere ulteriori documenti o spiegazioni al progetto dei principali assi viari che collegano Ponte a Moriano con il casello autostradale del Frizzone e di Lucca est, così come entro il 9 ottobre, le amministrazioni devono formalizzare le proprie decisioni relative alle decisioni oggetto della conferenza dei servizi, vorremmo precisare quanto segue – spiegano dal Forum -. Come forum per la tutela ambientale e salute dei cittadini, dopo aver avuto incontri con il sindaco e l’assessore all’ambiente del Comune di Capannori e dopo l’incontro avvenuto con l’assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Toscana, continuiamo con l’incontro già programmato per il 17 settembre, anche con il sindaco del Comune di Lucca”.
“Come abbiamo già menzionato negli incontri precedenti, crediamo che il progetto degli assi viari non sia nemmeno in linea con l’inchiesta pubblica svolta nel 2014, e sia in palese contrasto con gli articoli 9 e 41 della Costituzione, che se realizzato costituirebbe anche il reato di ‘disastro ambientale’, nonché la direttiva dell’UE che riguarda il regolamento attuativo sul ripristino della natura entrato in vigore il 18 agosto 2024, il quale prevede entro il 2030 il ripristino della connettività e il miglioramento della biodiversità negli ambienti agricoli e nelle aree umide, proteggendo le aree naturali, e ripristinando gli ecosistemi e gli agroecosistemi degradati – continuano -. Inoltre, nella Piana di Lucca continua il dramma degli sfioramenti e sanzioni per violazione a causa dell’inquinamento atmosferico da particolato (PM2.5, PM10), CO2, NO2 e SO2, con la qualità dell’aria che, nel 2023, il limite per il particolato Pm10 è stato superato con ben 35 sfioramenti”.
“Come Forum per la tutela ambientale e salute dei cittadini, non ci limitiamo all’analisi dei soli costi ambientali e sull’effetto sulla salute delle popolazioni, che produrrebbe l’ingiusto progetto degli assi viari, ma abbiamo anche identificato precise alternative per il futuro di Lucca e Piana di Lucca, (anche presentate nel nostro specifico libro) – aggiungono -. Proponiamo alternative nell’ottica di uno sviluppo sostenibile: attraverso una doppia traccia e lo sviluppo delle tre reti ferroviarie che abbiamo in Lucchesia (Firenze – Lucca – Viareggio, Lucca – Aulla, Lucca – Pisa), attraverso la creazione di una tranvia di superficie in grado di collegare la città con le diverse zone del territorio dove si trovano centri commerciali, servizi e fabbriche, oltre ad una tranvia di zona ampia che colleghi Lucca con l’aeroporto di Pisa e il terminal merci di Livorno. Inoltre, la possibilità di disincentivare l’utilizzo dell’auto sia attraverso l’uso di navette elettriche che collegano la città ed i parcheggi esterni a essa, che attraverso l’allargamento delle piste ciclabili. Ed infine, anche rivedendo le scelte urbanistiche con al centro il posizionamento dei centri commerciali, le fabbriche e i servizi per migliorare la qualità della nostra vita e di quella delle generazioni future”.
“In qualità di rappresentanti di 5mila cittadini che hanno firmato una petizione popolare su moduli cartacei certificati, con questi incontri abbiamo l’obiettivo di presentare le nostre proposte a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, contro il progetto denominato assi viari, per una mobilità alternativa nella Piana di Lucca, chiedendo ai nostri interlocutori di sostenere un percorso che prevede l’arresto del progetto degli assi viari e il sostegno alle nostre proposte alternative come riportato sopra – continuano a dire -. Riteniamo che gli amministratori locali, coloro che hanno espresso parere favorevole al progetto degli assi viari nord e sud non procedano alla realizzazione del disastro ambientale solo perché ci sono 173 milioni di finanziamenti pubblici e il progetto è diventato un’attività commerciale, un affare per fare profitti causando immensi danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Dobbiamo capire che l’opera degli assi viari non potrebbe mai essere una tangenziale che permetterà di ridurre il flusso di veicoli (pesanti ed auto) dall’area urbana e dal centro storico di Lucca”.
“Dato che nella Piana di Lucca, da un po’ di tempo stiamo assistendo a uno sviluppo di rete distorto con centri di servizi, aziende, centri commerciali, sparsi in tutto il territorio Lucca a causa di ciò è la provincia della Toscana con più strade, vie e viuzze, con i camionisti che consegnano le merci ed i cittadini che ogni giorno sono costretti a percorrere le stesse strade per andare al lavoro, nei centri commerciali o nei centri di servizi, nelle scuole, con costanti ingorghi su tutte le strade attorno alla città. Gli assi viari non cambierebbero assolutamente questa situazione con le strade che rimarrebbero congestionate. Oltre al fatto che con gli assi viari aumenterebbe il trasporto di merci su pneumatici con un ulteriore aumento del traffico anche su tutte le altre strade laterali – concludono -. Per questo motivo riteniamo che le amministrazioni locali, nel trasmettere all’Anas l’integrazione della procedura i cui termini relativi sono indicati per nove decimi, dovrebbero chiedere una sospensione del progetto degli assi viari e sostenere la sospensione-moratoria del progetto e una nuova inchiesta pubblica e valutazione dell’impatto ambientale aggiornata con nuovi flussi di traffico, dati di trasporto adeguati e un aggiornamento della base conoscitiva soprattutto dal punto di vista dell’origine e destinazione dei movimenti”.
2024-09-05 16:11:46