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Comitati Sanitari del Consiglio di Capannori: ‘No alla vendita del Campo di Marte’

Il Comitato Sanitario del consiglio comunale di Capannori si oppone alla vendita del Campo di Marte.

“Abbiamo presentato al consiglio comunale di Capannori la nostra opposizione alla vendita del patrimonio dell’area vasta. Esprimiamo un netto rifiuto a qualsiasi uso del territorio del Campo di Marte che non sia a scopo sanitario, o al massimo sociale, ma sempre sotto la totale gestione pubblica. Ricordiamo che ad agosto abbiamo lanciato una petizione contro le tentate vendite di padiglioni nel Campo di Marte e in una settimana abbiamo raccolto oltre mille firme. Risparmiomo i dettagli sui commenti rivolti a politici e dirigenti dell’Azienda Sanitaria Locale coinvolti in tali proposte. Forse questi politici stanno cercando di perdere le prossime elezioni regionali; sembrate non rendervi conto della rabbia crescente della popolazione di Lucca sulla questione sanitaria”.

“In relazione al territorio di Capannori, perché l’edificio di Carraia non è stato trasformato in una Rsa pubblica gestita dal distretto sanitario? – chiedono. – Ci chiediamo se la regione intenda guadagnare denaro vendendo a Lucca per poi investirlo a Pisa, Livorno e nell’area centrale della regione. Di recente, l’assessore al sociale della regione ha ammesso che le risorse per i servizi sociali non vengono distribuite in modo equo, una pratica che, a quanto pare, esiste da tempo. Ci sono i soldi per colmare le disuguaglianze, ma forse non si sa che basta prelevare dai più abbienti e dare ai meno abbienti? In certe zone, continuiamo a vedere la gestione delle Rsa e altri servizi di cura da parte del distretto sanitario (zone di serie A), mentre in altre zone, come ad esempio Lucca e la piana, viene affidata al comune e alle cooperative (zone di serie B). Voi politici lucchesi, permettete davvero che persistano queste disuguaglianze nei finanziamenti per i servizi sociali? Negli ultimi 15 anni, sembra che le strutture di Monte San Quirico e Pia Casa, di proprietà del comune di Lucca, siano state lasciate a deteriorare senza alcun intervento per la loro manutenzione e l’adeguamento ai requisiti normativi.”

Possiamo pensare a una Rsa al Campo di Marte a condizione che non venga venduto nulla – continuano – che la proprietà rimanga nell’area vasta e la gestione sia dell’Area Vasta, come accade in altre zone, e che questo non porti ad un ridimensionamento degli spazi che devono essere destinati ai servizi sanitari mancanti, come uno completo di riabilitazione e un numero adeguato di posti letto per evitare il trasferimento dei cittadini di Lucca a Barga. Queste modifiche, ovviamente, devono essere attuate proteggendo i posti di lavoro e i diritti acquisiti dei lavoratori delle cooperative attualmente impiegati. Vogliamo ricordare lo studio dell’Università Sant’Anna di Pisa che evidenzia come la piana di Lucca sia penalizzata rispetto ad altre zone della Toscana in termini di assistenza sanitaria. Pur essendo una popolazione mediamente più giovane, abbiamo un tasso di mortalità più elevato (868,33 su 816,87) e una speranza di vita inferiore (85,08 rispetto a 85,76) rispetto alla media della popolazione toscana. Questo dovrebbe essere una ragione di preoccupazione per tutti i sindaci della piana di Lucca, ma anche per i partiti che da anni governano il sistema sanitario regionale

È sempre più evidente che i servizi sociosanitari nella piana di Lucca siano di seconda categoria – concludono. Basta andare a Cisanello per vedere 12 gru al lavoro per costruire imponenti padiglioni ospedalieri con un costo di centinaia di milioni, mentre qui, per realizzare un modesto prefabbricato per ampliare un minimo il pronto soccorso, stiamo aspettando da anni. Perché i politici lucchesi hanno permesso e continuano a permettere questo degrado?”

2024-10-04 20:36:57