I No Tav proseguono senza sosta la loro lotta, infatti il D-Day è alle porte. Entro il 31 maggio l’Unione Europea vuole vedere fatti concreti, ovvero l’avvio dell’installazione del cantiere di Chiomonte, ma nella baita-presidio della Maddalena i No Tav aumentano, quasi “lievitano” mentre aspettano da domenica notte l’arrivo degli operai di due imprese valsusine e della scorta della polizia. Mario Virano, residente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione rilascia una dichiarazione durissima: “in quella valle c’è qualcuno che si considera al di sopra e al di fuori dello stato di diritto. Quell’opera può piacere o non piacere ma è legale”.
E’ infatti pare difuso all’interno dell’Osservatorio e non solo, che manifestare sia un dovere, ma non ledere reiteratamente e coscienziosamente un progetto di così grande sviluppo come quello della Tav. Infatti sino ad ora i manifestanti hanno si bloccato i cantieri Tav ma hanno anche creato un ingentissimo danno economico, anche perchè è nella norma del diritto, le istituzioni devono andare avanti. Ed è Viranoatti che mezzo stampa lancia un appello: ” Ai sindaci e al presidente della Comunità montana voglio dire: è arrivata l’ora di agire con chiarezza, senza fare da scaricabarile, ricordando, come dice sempre il prefetto, che rappresentano anche l’autorità di pubblica sicurezza”.