Allegate al bilancio, approvate dalla giunta municipale di Altopascio, le tariffe dei servizi a domanda individuale (in parole semplici laddove per legge è previsto che gli enti chiedano il contributo anche ai cittadini) e del trasporto scolastico per il 2010. Senza variazioni di rilievo rispetto al passato. Per le mense, un pasto costa 3,50 euro (iva 4 per cento inclusa). La retta della frequenza all’asilo Nido è di 176 euro mensili, i corsi di lingua straniera (corso da 50 ore) 160 euro. Capitolo trasporto scolastico: per il primo e secondo figlio, abbonamento mensile di 16 euro, dal terzo figlio 5,60. Le mense scolastiche, per il comune, portano entrate per 228.500 euro, a fronte di costi per 480.350, con una percentuale di copertura del 47,57 per cento; l’asilo introita 24.000 euro a fronte di uscite per 38.575, con un tasso di copertura del 62,87 per cento, le attività culturali hanno entrate per 10 mila euro e costi per 15 mila, con una copertura del Municipio pari al 64,52 per cento. Qualche mugugno per i costi delle rette agli asili. In tempi di crisi però ha prevalso la politica del contenimento, con i tributi locali invariati, Ici sulle seconde case e Tarsu (Altopascio è l’unico comune della Piana a non aver ancora introdotto la Tia), l’innalzamento della quota di esenzione per l’addizionale relativa all’addizionale Irpef. Previste, come già anticipato dal nostro giornale, agevolazioni a beneficio degli ultrasessantacinquenni e di coloro che si trovano collocati in fasce di reddito deboli. Tutto ciò grazie agli accordi siglati con i sindacati dei pensionati nelle scorse settimane.
Massimo Stefanini