Finalmente possono tirare un sospiro di sollievo gli impiegati delle poste di via Reiss Romoli di Torino.
L’allarme antrace era scattato ieri sera alle 18.15, dato il pericolo,  i 250 impiegati, erano stati messi in quarantena in attesa dei risultati degli esami, che sono arrivati oggi verso le 16.30, con esiti negativi. Tutti hanno finalmente lasciato l’edificio (dopo più di 22 h passati isolati) e hanno raggiunto le famiglie che, di sicuro, non hanno passato una bella giornata.
I test sono stati effettuati dall’istituto zooprofilattico di Torino, condotto dalla dottoressa Maria Caramelli. E’ stata anche scoperta una possibile corrispondenza con dei residui di schiuma d’estintore, oppure banale detersivo. Gli inquirenti indagano per capire come sia potuta accadere una cosa simile. L’ipotesi più accreditata è quella dello scherzo, pessimo, se pensiamo all’intera giornata passata dagli impiegati e dalle loro famiglie con un allarme antrace in mezzo.
La storia
L’allarme antrace era scattato ieri sera alle 18.30. Attivati tutti i protocolli di sicurezza del caso. Dipendenti bloccati sul posto, in quarantena, dal momento della scoperta. Il loro fermo poteva durare fino a 48h, fortunatamente, oggi verso le 16.30, l’allarme è rientrato. 30 persone erano state ricoverate in infermeria per accertamenti urgenti, dopo essersi sporcati le mani con la “dubbiosa†polverina.
Sul posto sono intervenuti la protezione civile, il 118, vigili del fuoco del nucleo NBCR(abbreviazione di NUCLEARE – BIOLOGICO – CHIMICO – RADIOLOGICO) e gli agenti della polizia scientifica. Il nucleo NBCR interviene solo in caso di reale pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche, in grado di provocare gravi danni a persone, animali o cose.
Questi pompieri si differenziano dagli altri oltre che per i loro indumenti ( tute “scafandrateâ€, dotate di auto protettori per la respirazione e per l’intervento in ambienti contaminati) anche per le loro competenze. La loro presenza è necessaria, dispongono di rilevatori di sostanze pericolose, sensori elettrochimici e particolari mezzi come l’IVECO-ONE , nato per la rilevazione di agenti chimici e nucleari, per la decontaminazione di persone, veicoli e terreno, e per il recupero delle sostanze pericolose.
La protezione civile si è occupata di non far mancare pasti caldi ai 250 dipendenti, mentre la polizia scientifica ha provveduto a raccogliere dei campioni di polvere per analizzarli. Erano stati prelevati anche campioni di sangue alle persone, ormai arrivati gli esiti dei test, negativi all’antrace.
La polvere azzurra, tendente al blu, con parti biancastre, è stata trovata in abbondanti quantità , all’interno di un cassone che viene utilizzato per lo smistamento della corrispondenza. Sarebbe arrivata lì dopo che i postini di Torino Nord hanno svuotato le cassette esterne. I sacchi della raccolta vengono poi messi in questo cassone, dal quale si procede allo smistamento.
 C’è stato un grande spiegamento di forze per mantenere isolata la struttura. Tutti i 5 cancelli di accesso erano presidiati.
L’antrace è un’infezione acuta causata dal batterio Bacillus anthracis, questo allarme ha destato panico e preoccupazione per oltre 22 h, subito si era pensato ad azioni bioterroristiche, per fortuna tutto si è risolto bene.