“Ascit vive attraverso i comuni che ne costituiscono l’asset societario e il presidente li deve rappresentare tutti, altrimenti si dimettaâ€. Sono le parole di Maurizio Marchetti che replica al numero uno dell’azienda consortile dopo le polemiche dell’aumento Tia a Capannori. “La risposta pubblicata dalla stampa alla mia richiesta di dimissioni non è altro che la conferma della necessità del fatto che Gatti si deve dimettere davvero. Infatti dalle sue parole si comprende molto bene che non ha chiaro che lui è un tecnico che rappresenta tutti e quindi non deve prestarsi ai giochetti mediatici di questo o quel comune. Ribadisco ancora una volta che lui non dovrebbe partecipare a conferenze stampa e cercare di indurre i giornalisti e quindi i cittadini a credere che sia Ascit la responsabile degli aumenti delle tariffe. Quello che lui sa benissimo ma che deve anche comunicare ai cittadini è il fatto che sono gli enti che scelgono o meno di aumentare le tariffe. Troppo facile utilizzare Ascit come parafulmine e invece prendersi integralmente i meriti quando c’è un premio o un riconoscimentoâ€.
Massimo Stefanini
Comments (7)
Giulio Vanninisays:
9 July 2010 at 7:17Mmm…detta così mica mi convince!
Gradirei qualcosa di più oggettivo e soprattutto dimostrato…
michelesays:
9 July 2010 at 9:22Il Marchetti è veramente un grande. Per anni ha ricoperto l’incarico di amministratore con delega di Ascit e contemporaneamente gli incarichi prima di assessore ai lavori pubblici e poi di sindaco del comune di Altopascio, tutto ciò in palese violazione di legge; ha addiritura assunto nel 2006 la carica di Sindaco giurando di non trovarsi in situazione di incompatibilità con altri incarichi. Il comune di Altopascio ha poi proseguito su questa linea con il Consigliere Cecchi nominato amministratore con delega di Ascit (vicepresidente) e costretto successivamente alle dimissioni per palese incompatibilità . Ora Marchetti, folgorato sulla via di Damasco, mostra di aver capito che in effetti chi fa il politico deve fare il politico e chi fa il tecnico deve fare il tecnico…! Complimenti
Giulio Vanninisays:
9 July 2010 at 9:49Ganzo! Ma lo sai come sono io, caro Michele, che se non vedo i dati non credo a niente 😀
michelesays:
9 July 2010 at 21:34Giulio, basta fare una visura camerale storica di Ascit……e comunque lo Stefanini lo sa…i commenti sono moderati.
Emanuele Pelliccisays:
9 July 2010 at 22:05Scusate, ma cosa volete di più oggettivo del fatto che un presidente di una SpA per altro consortile debba fare l’interesse dell’Azienda stessa? Se ciò non avviene resta il fatto che oggettivamente il ruolo NON è svolto in modo conforme. Che poi a esercitare in modo non conforme sia Babbo Natale o la Befana, cosa vi cambia? Se il concetto è oggettivo riguarda tutti ed oggi Gatti ha operato in modo non conforme. E sarebbe il caso di iniziare a giudicare dal corso d’opera. Poi magari, con gli storici politici possiamo anche riflettere al passato. Non sto difendendo Marchetti, sto solo dicendo quale verità secondo me è più veritiera. Evitando sempre di perderci in “però ma se”. I tecnici di un azienda devono possedere tale concetto di base di imparzialità operativa e se lo possiedono ma non sono messi in condizioni di esercitare su tali basi libertarie e imparziali possono sempre considerare una lettera di dimissione. (Ma per dimettersi ci vuole ovviamente tanto coraggio perchè vai contro tutti e nel silenzio generale).
michelesays:
10 July 2010 at 9:58Emanuele, devi sapere che Marchetti da consigliere di amministrazione delegato di ascit ha pilotato quando, era anche assessore ai lavori pubblici di Altopascio questa azienda, ad ottenere l’appalto del servizio per la raccolta dei rifiuti senza fare una gara ma con un affidamento diretto, (delibera pubblica); operazione legittima, ma dato il suo ruolo di tecnico e politico (incompatibile per legge), eticamente discutibile. Marchetti sapeva poi che socio largamente maggioritario di ascit, con il 48% delle azioni, era ed è capannori. Quindi era intuibile da un politico navigato come Marchetti che Ascit nella sua guida facesse riferimento al socio di larga maggioranza come avviene in tutte le spa. Insomma, se è in buona fede, mi sembra si sia svegliato un pò troppo tardi
Emanuele Pelliccisays:
11 July 2010 at 12:06Va bene Michele, ma vorrei andare anche oltre alla tua nota. Perchè il mio tema voleva essere più vasto. Anche perchè altrimenti soffermandoci esclusivamente su questi aspetti, sembra quasi che stai dicendo che Gatti è giustificato a fare ciò che ha fatto perchè anche Marchetti in passato ha commesso incoerenze operative! Io capisco il discorso che vuoi fare in merito a Marchetti, ma ogni volta si perde di vista il “qui e ora” dei problemi andando sempre nel passato. Se è per questo anche Del Ghingaro allora ha nebulose in merito al dispendio economico della differenziata, ma a me non interessa spillare in bacheca ogni sua mancanza di qualche anno fa. A me interessa che oggi i cittadini non si tolgano di tasca soldi ingiustamente (sprecati) e che dei lavoratori di alcune aziende possano pensare di avere un lavoro sicuro oggi. E questo pensiero mi viene da farlo solo se osservo chi in questo momento può fare ma non fa nel modo opportuno. Poi, come ho detto, anche il passato è importante e va osservato nel suo contesto. A volte qualcuno parla di “svolte” in merito a questi argomenti e dunque svoltare significa anche ragionare oggettivamente nel presente, lasciando il passato nel contesto che gli compete. Oggi ci sono problemi causati dal passato? Ok, ma domani ci saranno quelli causati da oggi! Come potrebbe essere interrotta questa catena? Vedi, qualcuno un giorno disse che ci sono solo due giorni in cui non puoi cambiare niente, “ieri” e “domani”, ma oggi puoi fare ancora qualcosa. Comunque, è solo il mio personale parere in merito a queste tematiche.