Capannori –
Sbarca a Capannori il controllo di vicinato come modello di sicurezza solidale, basato sul fatto che chi nota qualcosa di strano o insolito o sospetto avverta in tempi celeri la polizia municipale, che lavorerà in questa nuova operazione in stretta collaborazione con le Forze di Polizia.
Sull’onda positiva di collaborazione da parte della cittadinanza avvenuta alcuni mesi fa con l’iniziativa ‘Whatsappiamo in sicurezza’, oggi (mercoledì 8), il sindaco Luca Menesini, l’assessore alla sicurezza urbana Lia Miccichè, la comandante della polizia municipale Iva Pagni sono andati in Prefettura a siglare l’accordo con Sua Eccellenza il Prefetto Giovanna Cagliostro.
Con questo progetto, oltre alla chat, i cittadini che vorranno partecipare potranno prendere parte a delle riunioni che l’assessore Miccichè e la comandante Pagni avvieranno già nel mese di marzo, in tutte e 40 le frazioni del territorio.
In sostanza, in ogni frazione si formerà un gruppo di persone che svolgeranno la funzione concordata di passaparola di quello che avviene in paese. Ogni gruppo avrà un coordinatore, che sarà in contatto diretto con la municipale.
Inoltre, in tutte le frazioni saranno posizionati cartelli con scritto ‘Qui si svolge il controllo di vicinato’, che dovrebbero servire da deterrente per i malintenzionati.
“Ringrazio il Prefetto Sua Eccellenza Cagliostro – dice il sindaco Menesini – perché per Capannori questo ulteriore passo concreto per aumentare la sicurezza sul territorio è importante. Con questo protocollo concretizziamo un’operazione di ‘controllo’ capillare che già avevamo avviato con ‘Whatsappiamo in sicurezza’. Inoltre, garantiamo sul territorio una maggiore presenza delle Forze di Polizia. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini, e consentire loro di vivere in sicurezza è senza dubbio un aspetto prioritario per la nostra amministrazione. Infatti, stiamo lavorando all’aumento dell’organico della polizia municipale, in modo da poter potenziare la presenza sul territorio. Ogni idea positiva che va in questa direzione da noi trova sempre le porte aperteâ€.
Nel mese di marzo, quindi, prenderanno il via le riunioni organizzative frazione per frazione. A seguire, il progetto sarà sperimentato nei paesi di Lunata, Camigliano, Marlia, e Guamo, poiché nei gruppi di whatsapp i cittadini di queste frazioni sono quelli che si sono dimostrati più partecipi e con la maggiore frequenza di segnalazioni.
“Iniziamo da queste quattro frazioni – aggiunge l’assessore alla sicurezza urbana, Micciché – ma copriremo tutto il territorio. Paese per paese. Le riunioni organizzative, infatti, le faremo subito in ogni paese, in modo che si cominci a prendere confidenza con questo tipo di collaborazione fra cittadini e forze di polizia. In sostanza, è una collaborazione basata sulla segnalazione immediata di situazioni sospette o insolite. I cittadini saranno anche un po’ preparati a capire quando una situazione può essere ritenuta sospetta. In questo modo le persone avranno una percezione maggiore di quello che accade intorno a loro. Si tratta infine di un meccanismo di sicurezza solidale. Non si segnala soltanto ciò che riguarda se stessi, ma anche e soprattutto quello che riguarda gli altri. Credo molto in questa operazione e sono certa che i capannoresi sapranno collaborare in modo corretto e proficuoâ€.  Â