La Regione Piemonte finanzia 10 progetti di telelavoro di tipo domiciliare per enti pubblici che coinvolgeranno in totale 78 destinatari. Viene così data attuazione ad un bando emanato nel luglio 2016.
“I progetti – puntualizza l’assessora alle Pari opportunità , Monica Cerutti – sono stati attivati su quasi tutto il Piemonte: 6 in provincia di Torino ed uno nelle province di Alessandria, Biella, Cuneo e VCO. Rimangono fuori i territori di Asti e Vercelli, ma anche i Comuni montani. Abbiamo intenzione a breve di riproporre questo bando, auspicando che sempre più enti pubblici possano rispondere positivamente. Crediamo infatti che possano costituire un esempio per altre realtà lavorative offrendo condizioni migliori e contribuendo alla soluzione delle problematiche ambientali”.
Secondo l’assessora “il telelavoro è uno strumento che parte dalle esigenze di lavoratori e lavoratrici in situazione di disagio a causa di disabilità psicofisica o con minori e/o familiari bisognosi di assistenza o per l’eccessiva lontananza della propria abitazione dal luogo di lavoro. Dovrebbe divenire sempre più un’opportunità da estendere a tutti e tutte coloro che possano utilizzarla nello svolgimento delle proprie mansioni. Si tratta infatti anche di un contributo verso una maggiore sostenibilità ambientale, riducendo il traffico dei veicoli privati e dunque l’inquinamento. In questo periodo storico si chiedono sempre maggiori misure strutturali che vadano verso l’eco-compatibilità , e il telelavoro va indubbiamente in questa direzioneâ€.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA