La banda Zei, il corpo musicale di Altopascio, rischia di chiudere i battenti a fine anno dopo oltre un secolo di storia. Come da noi anticipato alcune settimane fa, in un primo momento l’ultimatum era stato posto al 30 giugno. I dirigenti attuali cercheranno di tirare avanti fino al 31 dicembre 2010, in attesa magari di sviluppi positivi. Di solito in questi casi si pensa a problemi economici, con la crisi per le associazioni è ancora più difficile andare avanti, visto che pure i contributi degli enti pubblici e dei privati diventano sempre più rarefatti. La motivazione reale ce la spiega il presidente, Demetrio Zei: “Certo, anche le preoccupazioni finanziarie sono presenti, ma il problema più evidente è quello del ricambio. Il direttivo è costituito sempre dalle stesse persone, da anni ormai. Serve un avvicendamento, anche di natura generazionale. Noi siamo anziani e stanchi. Lancio l’ennesimo appello: i conti sono a posto e lasceremmo ai nostri sostituti un patrimonio culturale ma anche di attrezzature. La nostra scuola di musica (non sappiamo attualmente se a settembre riprenderanno i corsi o meno) rappresenta uno dei più validi strumenti di aggregazione e spesso sforna talenti che poi hanno fatto carriera. Sarebbe sufficiente solo buona volontà e amore verso questa istituzione. Abbiamo chiesto anche al comune – conclude Zei, – ma per il momento all’orizzonte non si intravede nessunoâ€.
Massimo Stefanini
Comments (2)
Giulio Vanninisays:
19 July 2010 at 19:14Stefanini!!! Ma il titolo è un attimino in contraddizione con l’articolo o mi pare a me? Chiude e poi invece deve ancora farlo! Gliela gufi da bravo amante pure te della quiete pubblica eh geniaccio? 😀
Cmq glielo do io il ricambio generazionale: mettiamo un bel software a orchestrare la banda così abbiamo svecchiato e addirittura portato nel futuro l’organizzazione 😀
Oltre al fatto che non c’è bisogno di pagare lo stipendio a nessuno!
Oppure…Stefanini come te la cavi con i tromboni? 😀
(Gli strumenti eh…non pensare male! 😀 )
Lorissays:
24 July 2010 at 2:15Stavolta ti critico pure io Stefanini:
come si può far passare discorsi a bischero, come quelli fatti da Giulio per questo articolo!
A parere mio, quando leggo queste notizie mi viene il magone.
Sapere che manca un ricambio generazionale per una cosa storica, d’agregazione, è un pugno allo stomaco.
Tempo fa un servizio di Presa Diretta (Rai3), parlava dei problemi del ricambio di generazione, per restauratori a Roma. Pochi finanziamenti, pochi restauratori, pochi insegnanti -ormai vecchi-.
Come per la Banda Zei.