Sono inseriti attualmente nel progetto SPRAR di Lucca. Il dato, aggiornato al 31 gennaio 2017, è stato reso noto nel corso dell’incontro svoltosi oggi (venerdì 24 febbraio) a Palazzo Ducale, organizzato da eper un confronto aperto sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza che coinvolge, inevitabilmente, anche le amministrazioni locali alla luce soprattutto del Piano di Ripartizione nazionale definito da un percorso condiviso tra Anci e Ministero dell’Interno. La giornata di approfondimento – aperta dagli interventi del prefetto di Lucca , del presidente della Provincia di Lucca e sindaco di Capannori e del sindaco di Lucca – ha visto intervenire, tra gli altri, il sottosegretario agli Interni con delega all’immigrazione il quale ha illustrato il Piano di ripartizione nazionale e le modalità di accesso alla rete SPRAR e poi il presidente di Anci Toscana, sindaco di Prato e delegato nazionale Anci per l’immigrazione .E’ questo il concetto principale espresso dal presidente della Provincia di Lucca e sindaco di Capannori in apertura del convegno.- ha detto Menesini A fine gennaio, quindi, erano presenti nelle strutture di accoglienza (appartamenti) attivate nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati) gestito dalla Provincia di Lucca, in partenariato con gli , 33 ospiti, di cui 18 titolari di protezione internazionale o umanitaria già riconosciuta dalle autorità competenti e 15 in attesa di riconoscimento (in prima o in seconda istanza).Le strutture di accoglienza attivate nell’ambito del progetto sono complessivamente 8, di cui 4 ubicate nel territorio del comune di Viareggio, 3 nel comune di Lucca e 1 nel territorio comunale di Capannori.Le persone che nel secondo semestre del 2016 hanno usufruito delle strutture di accoglienza e dei servizi per progetto SPRAR sono state complessivamente 46 (l’eccedenza rispetto ai dati suddetti è dovuta a casi di trasferimento in altre strutture al di fuori del territorio provinciale e/o di abbandono del progetto da parte degli interessati).Per quanto riguarda le maggiormente rappresentate, sono quelle che più hanno caratterizzato i flussi di richiedenti asilo/protezione degli ultimi anni: ossia Nigeria, Gambia, Mali e Pakistan.In ordine ai servizi erogati, nel corso del 2016: 38 persone hanno frequentato con continuità corsi di lingua italiana (di cui 17 di livello intermedio e 21 di livello più basilare); 20 soggetti hanno frequentato corsi di formazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo, nei settori dell’artigianato e del turismo/ristorazione; 17 individui sono stati inseriti in tirocini formativi. Gli registrati nel corso dell’anno sono stati complessivamente 12, in particolare nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura e del turismo.Le attività del progetto sono state portate avanti da un di operatori che include mediatori culturali, assistenti sociali, educatori, personale amministrativo e legale ecc.. per un totale di oltre 12mila ore complessive di impegno (equivalenti a 6 posti di lavoro a tempo pieno). Il progetto è gestito dalla Provincia di Lucca in partenariato (Comuni di Lucca e Capannori, ASL, Comune di Borgo a Mozzano, Servizio Lavoro della Regione Toscana-Centri per l’Impiego, amministrazioni comunali di Viareggio, Gallicano e Castelnuovo Garfagnana) e in collaborazione operativa con ARCI. E’ prevista una dotazione di 29 posti ordinari, più 8 posti aggiuntivi, per un totale di 37 posti.Il progetto gestito dalla Provincia di Lucca è uno dei 3 progetti SPRAR attualmente presenti sul territorio, per una dotazione complessiva di 97 posti. Di questi 37 sono gestiti direttamente dalla Provincia di Lucca, dal Comune di Capannori e 14 dal Comune di Fabbriche di Vergemoli.