E’ pronto alla firma dei ministri Martina e Calenda un decreto che chiede all’Unione europea di autorizzare per il riso l’etichettatura obbligatoria, sul modello dei prodotti lattiero-caseari, in modo che venga indicato il paese di origine e quello di trasformazione del riso. Nel decreto c’è anche la richiesta all’UE della clausola di salvaguardia per il riso e del contingentamento all’importazione.Â
Lo ha reso noto il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina al tavolo di concertazione della filiera del riso, che si è riunito il 13 aprile al ministero delle Politiche agricole, per trovare soluzioni alla crisi che coinvolge il settore: “Vogliamo introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine del riso in etichetta. In accordo con il ministro Calenda è pronto il decreto per la sperimentazione”. “Il provvedimento – ha aggiunto Martina – prevede che sull’etichetta del riso debbano essere indicati il Paese di coltivazione e quello di trasformazione per dare massima informazione ai cittadini”.
Soddisfatto l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, presente al tavolo romano: “E’ una gran bella notizia, l’etichettatura obbligatoria è lo strumento principale e necessario per valorizzare sul mercato il riso piemontese che, ricordiamo, con circa 8 milioni di quintali di produzione annua, rappresenta oltre il 50% della produzione nazionaleâ€, commenta Ferrero. “Ora il nostro riso è anonimo, sul mercato vale tanto quello prodotto da altri paesi, anche asiatici, e venduto a un prezzo molto più basso. Abbiamo necessità di far riconoscere al consumatore il nostro riso che per qualità , tecniche di coltivazione e prodotti utilizzati è una vera eccellenza. L’etichettatura obbligatoria svolge questa funzione: svela la provenienza del riso, in modo che i consumatori sappiano cosa c’è nella scatola di riso che comprano e possano scegliere autonomamente cosa comprare. L’etichettatura è una richiesta che sosteniamo da tempo e trova anche il consenso unanime del Consiglio regionale che in un ordine del giorno ieri l’ha richiesta espressamenteâ€.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA