Opere per 11,8 mln euro (10,5 da Fvg), demolita casa fanalista
Monfalcone, 13 aprile – “Nel porto di Monfalcone stiamo facendo un lavoro importante, con il recupero degli spazi pari a 37mila metri quadri e la soluzione di alcune criticità annose, basti pensare all’abbattimento della casa del fanalista che si attendeva da oltre trent’anni”.
E’ il commento della presidente della Regione, Debora Serracchiani al termine della ricognizione odierna allo scalo di Monfalcone, compiuta insieme all’assessore a Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro, e, tra gli altri, al sindaco Annamaria Cisint.
Nell’occasione è stato fatto il punto sulla serie di interventi di cui lo scalo beneficia e che corrispondono un ammontare complessivo di 11.813.000 euro, di cui 10.563.000 finanziati dalla Regione e 1.250.000 dall’Azienda speciale per il porto di Monfalcone. A questi va aggiunto l’impegno per i lavori di approfondimento del canale di accesso allo scalo pari a 16.055.850 di cui 14.068.383 regionali e 1.987.467 di fondi ministeriali (ex autostrade del mare).
Dopo aver assistito alle prime fasi di demolizione della casa del fanalista, Serracchiani ha osservato i lavori pressoché completati (fine attesa entro aprile) di barrieramento a protezione delle aree di deposito autovetture, per una lunghezza complessiva di 595 metri, un’altezza di 6 metri e una spesa di 700mila euro. “Un intervento molto importante – ha osservato Serracchiani – per consentire l’ingresso al porto di Monfalcone delle auto, che rappresenta uno dei traffici più rilevanti, intervento questo a lungo atteso e che finalmente siamo riusciti a realizzare”.
Nella visita si è fatto il punto, oltre che sulle asfaltature dei piazzali (per oltre 12mila metri quadrati), sulla manutenzione straordinaria della manovra ferroviaria e sul rinnovamento dei binari di banchina. “Così – ha rilevato la presidente del Friuli Venezia Giulia – si determinerà un ring intorno al porto di Monfalcone che lo renderà più efficiente, più moderno, più sicuro a vantaggio di chi lavora all’interno dello scalo e per acquisire ulteriori traffici”.
La rimessa in esercizio dei binari di banchina attualmente interdetti, per una spesa di 3 milioni di euro, permetterà di collegare il varco 1 al varco 2 di accesso al porto; l’affidamento è previsto entro la fine del 2017 e l’inizio dei lavori entro il 2018.
Il nuovo binario che connetterà la pesa ferroviaria esistente al binario principale (360mila euro) sarà completato il prossimo 19 maggio, mentre richiede 18 mesi di lavori la manutenzione dei raccordi ferroviari consortili nella zona Schiavetti-Brancolo, che si avvale di un finanziamento di 3 milioni. L’intervento strategico sulla manovra ferroviaria (2,3 mln euro) vedrà entro maggio la conclusione della progettazione esecutiva, a giugno la gara d’appalto e l’avvio dei lavori entro settembre.
Per quanto riguarda le asfaltature, le opere principali interessano la pavimentazione speciale per carichi pesanti (lotto 1) presso il varco 2 di accesso al porto per un importo di 300mila euro, che sarà consegnata il prossimo luglio, e l’asfaltatura dell’area demaniale nell’area limitrofa (lotto 2), per un importo di 460mila euro e una procedura negoziata da completare entro maggio. Un altro intervento faciliterà l’accesso al piazzale più a sud, fluidificando la viabilità (40mila euro).
Tra i temi affrontati nel sopralluogo odierno non poteva mancare l’abbassamento dei fondali, necessario all’acquisizione del nuovo traffico. Accanto all’intervento principale sul canale d’accesso che porterà la quota a -12,5 metri, di cui è attualmente in fase di conclusione la progettazione esecutiva in vista di aggiudicare la gara entro il 2017, va segnalata anche la manutenzione dei fondali della banchina del porto, i cosiddetti “mammelloni”, per una spesa di 1.250.000 euro, la cui gara di aggiudicazione è in corso con la previsione di finire i lavori entro il 2017.
Dal punto di vista scenografico, la delegazione di istituzioni e operatori ha visto calamitata la sua attenzione dalla ruspa che demoliva la casa del fanalista (importo di spesa pari 403mila euro per 75 giorni di lavori), abbattimento di valore emblematico che permetterà di recuperare un’ampia superficie di banchina molto utile per l’attracco di imbarcazioni e la movimentazione di merci.
“Si tratta di un messaggio importante – ha osservato la sindaca Cisint – e un punto di partenza per dare grandissime risposte a questa città e a questo territorio”. Secondo la prima cittadina, “Monfalcone è in abbinamento a Trieste un trampolino di lancio per l’economia e l’occupazione di questa Regione” e, da questo punto di vista, per la città dei cantieri “entrare nel Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale è più importante che mai”.
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia