Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) lancia l’allarme sul “penultimo posto dell’Umbria, tra le regioni italiane, in fatto di Pil pro capiteâ€. L’esponente dell’opposizione rimarca come come, tra il 2007 e 2015 il Prodotto interno lordo italiano, pro capite, è calato del 10,8 percento, mentre in Umbria il calo è è del 18,3 percento. Ricci definisce dunque “necessari meno sprechi e inefficienze in Regione, a partire dalla sanità , ma anche ridurre le società partecipate e lavorare su una sempre maggiore semplificazione amministrativaâ€.
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(Acs) Perugia, 14 aprile 2017 – Il Prodotto interno lordo italiano pro capite, fra il 2007 e 2015, è calato del 10,8 percento con una diminuzione di 3mila 113 euro. In Umbria, collocata al penultimo posto in Italia, la situazione è ancora peggiore con un calo del 18,3 percento che ammonta ad una riduzione di 5mila 33 euroâ€. È quanto scrive il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) che rimarca come “la situazione fragile del sistema umbro ha prodotto una riduzione della ricchezza, pro capite, di circa 2mila euro più negativa rispetto alla media nazionaleâ€.
Ricci spiega che “tali dati sono confermati, indirettamente, dall’aumento del circa 7 percento delle famiglie povere nel 2016 e dai 30mila nuclei familiari in difficoltà . Il cambiamento è necessario. Sono necessari – spiega – meno sprechi e inefficienze in Regione, a partire dalla sanità , ove bisogna centralizzare al 100 percento gli acquisti mentre ora lo si fa solo al 51 percento; riduzione necessaria delle 57 società partecipate che impegnato il bilancio regionale per oltre 28 milioni di euro all’anno. Ma anche – conclude – scegliere sempre il merito e la migliore gestione possibile per ricavare risorse aggiuntive da investire in sviluppo, semplificazione per attratte opportunità e creare posti di lavoro, meno tasse e più sostegni sociali a persone e famiglie del territorio regionaleâ€. RED/as
Fonte: Regione Umbria