Lucca –
Una decina di vivai tra Picciorana, Tempagnano e Antraccoli rischia di scomparire
Dieci vivai storici, collocati tra Picciorana, Tempagnano ed Antraccoli, rischiano seriamente di vedere perduta l’intera produzione di un anno, con la compromissione anche di quella della prossima stagione. Sono esasperati e sfiniti, per la mancanza di aiuto da parte degli organi competenti, come spiega Guido Favilla, dell’omonima azienda agricola: “Tutto quello che abbiamo piantato – spiega – andrà perso per la mancanza d’acqua. Non piove praticamente da mesi e le piante stanno seccandoâ€.
Per questo motivo i vivaisti si sono rivolti al Consorzio di bonifica Toscana nord, domandando aiuto: “Ci hanno detto – prosegue Favilla – che a causa di un accordo regionale non possono immettere acqua nei fossi fino al 1 giugno, perché devono ancora pulirli. Una circostanza che ci pare anche strana, perché ci chiediamo come sia possibile che non siano ancora stati liberati da ciò che li ostruisce, causando possibili allagamenti. Non abbiamo bisogno dei fossi pieni, come in estate: ci basta quella quantità di acqua sufficiente ad essere pompata, per salvare le piante. Ci hanno detto anche che forse riusciranno a mandarcela per il 20 maggio, ma è troppo tardi: a noi serve adessoâ€.
Il rischio che si sta concretizzando, come detto, è quello di vedere perduto tutto il proprio lavoro: “E’ una situazione drammatica – si uniscono alla protesta tutti i vivaisti – che peggiora di ora in ora. Alcuni di noi sono decisi a fare un esposto in Procura, ma passerebbero comunque troppi giorni. Le istituzioni non possono girarsi dall’altra parte, perché in questo modo andrà perduto non soltanto il lavoro di un intero tessuto economico, ma un patrimonio collettivo di una zona che vive di questo da anniâ€.
I vivai interessati sono quelli delle aziende agricole di Guido Favilla, Bernardini Marzia, Favilla Marino, fratelli Barsocchini, Paoletti, Fredianelli e Pietro Favilla.
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Fonte Verde Azzurro