Una serie di cartoni animati in cinque puntate, una guida per gli insegnanti, un libro di avventure per bambini, incontri formativi con le maestre nei 16 Comuni, che hanno aderito al progetto patrocinandolo, un evento finale nei teatri, dedicato ai piccoli e ai loro genitori e uno speciale concorso tra scuole. I protagonisti di tutte queste iniziative educazionali sono cinque super-eroi: Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce, che rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura: bianco; blu/viola; giallo/arancione, rosso e verde. Saranno loro ad aiutare i pediatri e i nutrizionisti ad insegnare ai bambini italiani l’importanza di una corretta alimentazione quotidiana. Sono questi gli obiettivi della campagna Dammi il 5, ideata e realizzata da Mati Group con il contributo scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la collaborazione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell’Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica (ADI) e il patrocinio della Società Italiana di Pediatria (SIP), e il supporto non condizionante di Menarini.
Le varie iniziative legate al progetto sono state presentate ieri pomeriggio alla scuola  primaria Vittorio Veneto alla presenza, tra gli altri, della vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi. Qui è stato consegnato uno degli appositi kit della campagna educativa costituito dal libro illustrato di avventure ‘Dammi il 5’ in Missione Speciale, dalla la guida “Impara giocando le regole della “sana alimentazioneâ€, che contiene concetti scientifici veicolati a misura di bambino, giochi interattivi, ricette a tema, altri spunti divertenti e originali e dalla serie animata.
«Non è mai troppo presto per insegnare le regole della salute e del benessere – ha dichiarato la vicesindaca Giachi – i chili di troppo in età pediatrica favoriscono la probabilità di sviluppare una serie di malattie croniche. Una situazione preoccupante, risolvibile aumentando l’attività fisica e introducendo nella dieta più frutta e verdura a discapito di alimenti non salutari, che i bambini consumano molto. Quello che già facciamo con i menù delle nostre mense scolastiche. Mi auguro che questa esperienza che introduciamo in via sperimentale al comprensivo centro storico possa estendersi il prossimo anno a tutte le scuole, e vedere la partecipazione dei nostri pediatri e dell’ospedale Meyer che ha già manifestato il suo interesse per l’operazione».
«In Italia un bimbo italiano su tre è in sovrappeso – ha rilevato Giovanni Vitali Rosati presidente regionale della SIP – si tratta di un dato in leggero calo rispetto agli anni precedenti, ma ancora troppo alto. All’origine dell’eccesso ponderale vi sono una dieta squilibrata e troppo ricca di grassi e una diffusa sedentarietà che interessa attualmente il 16% dei giovanissimi. Sei su dieci passano troppo tempo davanti a TV e videogiochi. In Toscana abbiamo effettuato una Ricerca tramite un questionario on line nelle scuole medie superiori. Abbiamo avuto circa mille risposte dalla quali risulta che il 27.9% degli adolescenti afferma di vedersi in sovrappeso, più del 25% non fa colazione a casa e il 44% dichiara di portarsi a scuola cibo da casa, il 40% lo acquista in loco, il 16% dichiara di non mangiare niente durante l’orario scolastico.
Dall’analisi dei dati si evidenzia una forte correlazione tra il campione che non fa mai colazione a casa e quello diagnosticato in sovrappeso dal pediatra. Esiste anche una correlazione statisticamente significativa tra sovrappeso e il campione che afferma di mangiare “cibo acquistato nelle scuole”. Abbiamo perciò deciso di sostenere questo innovativo progetto di prevenzione. E speriamo tutto ciò possa servire per avviare una “politica della salute».
Il progetto, realizzato grazie al supporto non condizionante di Menarini, prevede anche la realizzazione di uno speciale concorso tra le scuole primarie coinvolte: Oscar di Dammi il 5! Tutte le classi si sfideranno nell’ideazione di nuove storie di avventure dei cinque super eroi, producendo elaborati che devono avere come protagonista un personaggio totalmente nuovo e inventato dai bambini. In ogni città sarà organizzato un evento finale, durante il quale i super eroi “in persona†consegneranno alla scuola vincitrice del concorso un premio, che sarà offerto da General Beverage, azienda specializzata nella distribuzione di acqua microfiltrata e di bevande sostenibili.
«Menarini ha il suo Headquarters a Firenze e siamo felici che anche l’amministrazione comunale di questa città abbia aderito a un progetto che noi sosteniamo con grande convinzione – ha spiegato Carlo Grossi direttore BU OTC Italia Menarini. – abbiamo deciso subito di partecipare a questa campagna, perché è rivolta ai bambini: investire nella loro sana educazione significa investire nel futuro di tutta la società . In Italia il consumo di frutta e verdura è molto lontano dagli standard raccomandati dalle linee guida nazionali e internazionali. Consumare quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura di 5 colori diversi garantisce il giusto apporto di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre fondamentali per la crescita dei bambini. Menarini è molto attenta a questa tematica e supporta le mamme nell’integrazione alimentare quotidiana dei propri figli»
«Sono davvero felice d’aver coinvolto il Comune di Firenze in questa iniziativa. Stiamo avendo un grande successo nelle scuole che hanno aderito al progetto e devo ringraziare tutte le maestre e i dirigenti per l’impegno dimostrato – ha sottolineato Maria Teresa Carpino, autrice e produttrice del progetto Dammi il 5 e amministratore delegato di Mati Group – ai bambini piace molto lo storia dei nostri 5 eroi e seguono il progetto con entusiasmo. Il nostro obiettivo era quello di riuscire a entrare nei loro cuori e posso ritenermi soddisfatta del risultato ottenuto».
Per Valdo Flori, segretario FIMP Firenze «l’obesità rappresenta un importante fattore di rischio per la salute del bambino/ragazzo di oggi e per l’adulto di domani ed una corretta alimentazione è il mezzo principale per affrontarla e prevenirla. Considerate le cattive abitudini alimentari che tutte le ricerche mettono in evidenza, è indispensabile ripensare ad un’educazione alimentare che coinvolga profondamente anche la scuola, per rafforzare ed attuare i messaggi educativi che il pediatra di famiglia fin dai primi giorni di vita cerca di trasmettere alla famiglia. Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere questa interessante iniziativa che coinvolge i bambini, la scuola e le famiglie. L’eccesso di proteine e di bevande zuccherate, la scarsa presenza di frutta e verdura, sono tra i responsabili dell’eccesso ponderale ed una campagna educativa supportata da scuola, operatori sanitari e istituzioni rappresenta sicuramente un corretto approccio. Senza dimenticare anche una promozione dell’attività motoria che la scuola può fortemente incentivare, svincolandola dai rischi della medicalizzazione e dell’agonismo».
«Alla base dell’incremento del sovrappeso vi sono motivi culturali e sociali – ha ricordato Giuseppe Morino, responsabile U.O. educazione alimentare dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – ma soprattutto la sedentarietà e l’abbandono da parte dei giovani della dieta mediterranea e l’orientamento verso stili alimentari ricchi di grassi e carboidrati semplici e scarsi in fibra. L’accentuata selettività per determinate categorie di alimenti, quali frutta, verdura, legumi e pesce, contribuisce negativamente nella diffusione del fenomeno. Nonostante i dati 2014 di “Okkio alla SALUTE†riportino un aumento del consumo di frutta e/o verdura del 2% rispetto al 2012, rimane comunque ridotto, come evidenziato da una ricerca del nostro ospedale in una scuola media di Roma in cui solo il 23,7 % consuma quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura; mentre il 30,8 % non consuma alcuna porzione di frutta al giorno e il 54,4% nessuna di verdura.
L’approccio più efficace rimane quello di stimolare un percorso multisensoriale positivo che porti all’assaggio sia in famiglia che a scuola.. Con Dammi il 5 vogliamo stimolare i ragazzi ad un approccio positivo proprio verso quei cibi meno graditi, ma fondamentali nella prevenzione del sovrappeso».
Il problema del sovrappeso nei bambini è legato ad abitudini alimentari non corrette – ha concluso Valentina Culicchi del direttivo ADI Toscana – abitudini che sono largamente diffuse anche in famiglia. Inoltre nell’ultimo periodo si è diffuso tra i bambini ed i ragazzi un atteggiamento che fino a poco tempo fa era presente solo negli adulti: l’uso del cibo per placare emozioni negative, per lenire l’ansia, per compagnia davanti allo schermo di un PC. La conseguenza è un “piluccamento” continuo, spesso di cibo scadente e a scarso valore nutritivo, fino alla vera e propria abbuffata: si ingerisce cibo senza ascoltare i fisiologici segnali della fame e della sazietà . Il risultato è inevitabilmente un aumento considerevole e patologico del tessuto grasso. Di qui la necessità di coinvolgere le famiglie e la scuola in un percorso di riabilitazione nutrizionale indirizzato ad arginare un grave problema di salute pubblica». (fn)
Fonte: Comune di Firenze