Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, torna sulla situazione di Terni, “ebbra di chiacchiere da vecchia politicaâ€. Per Liberati “mentre la nomenclatura umbra applaude per non sentire i fischi, rimane soltanto qualche residua briciola di dignità politica, che rende gracili le speranze per il futuroâ€.
Â
(Acs) Perugia, 12 maggio 2017 – “In Umbria restano briciole di dignità politica, mentre la nomenclatura applaude per non sentire i fischi, in una Terni ebbra di chiacchiere da vecchia politica, deprivata di quel necessario lievito costituito da un palpitare di cantieri, da un brulicare di investimenti culturali, escludendo quelli a marchio cooperativeâ€. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.
“A Palazzo Spada a Terni – prosegue Liberati – si trovano epigoni sfibrati da generazioni di potere e impunità , che insistono impavidi. E sembrano crederci ancora, pur tra costrizioni, sicuri soltanto del proprio arroccamento, mentre si fa ogni giorno più incerta persino la distribuzione del rancio. Eppure, dopo i noti fatti, c’è chi si affanna a esprimere oscure solidarietà senza curarsi dello stato pietoso delle strade, del Teatro e della Fontana che non ci sono più, dell’aria fetida, o della qualità dell’acqua del rubinettoâ€.
“La ‘sindaca per un giorno’ frattanto – aggiunge Liberati – esegue regolarmente il suo compitino perché ‘the show must go on’ e, per questo, doverosamente nomina subito la dirigente sostitutiva ai lavori pubblici per evitare la ‘paralisi delle opere’ che in realtà non ci sono. E mentre cresce il numero dei responsabili in ferie forzate a Piediluco, mentre si profila l’ennesimo bilancio municipale in lega d’ottone, mentre la nomenclatura umbra applaude per non sentire i fischi, rimane soltanto qualche residua briciola di dignità politica, frammenti di un antico, comune e ormai ridottissimo tesoro che rende gracili le speranze per il futuroâ€. RED/dmb
Fonte: Regione Umbria