E’ l’albergo diffuso la nuova categoria di classificazione delle strutture ricettive piemontesi introdotta da un regolamento approvato il 15 maggio dalla Giunta regionale: caratterizzato da uno stabile principale, destinato ad accogliere i servizi di uso comune, collegato ad una serie di locali distanti fino a mille metri che ospitano camere alberghiere, si pone l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio edilizio, la cultura e le tradizioni locali dei piccoli centri montani e collinari.
Il numero minimo di camere è cinque, rispetto alle sette degli alberghi, e nei Comuni o nelle frazioni con meno di 5.000 abitanti si può mantenere la destinazione d’uso residenziale, anziché turistico-ricettiva, per le strutture diverse da quella principale.
Come precisa l’assessora alla Cultura e al Turismo, in questo modo si mira a favorire l’impresa turistica, in particolare nei borghi di montagna e collina, per aumentare l’offerta nel campo ricettivo e fornire ulteriori opportunità in contesti finora solo parzialmente sviluppati..
Il regolamento stabilisce anche le caratteristiche e le modalità di gestione delle aziende alberghiere, i requisiti tecnico-edilizi ed igienico-sanitari necessari, il sistema di classificazione e la simbologia grafica per identificarle, la gestione alberghiera affidata a soggetti esterni, le peculiarità dei “posti tappa†collocati lungo percorsi e itinerari escursionistici riconosciuti dalla Regione, l’accessibilità delle strutture da parte dei portatori di disabilità .
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA