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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Lingue minoritarie: arriva l'app per il dizionario italiano-friulano


Trieste, 17 maggio – Da scaricare gratuitamente e da tenere in tasca per ottenere risposte rapide e aggiornate. Sono le nuove caratteristiche del Grant Dizionari Bilengâl talian-furlan (GDBtf) che, d’ora in poi, sarà consultabile non più solo tramite i volumi cartacei, i cd o i computer, ma anche da tutti gli strumenti tecnologici che utilizziamo in portabilità, grazie a una nuova app voluta dall’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane – Agenzia regionale per la lingua friulana (ARLeF) e sviluppata dal Claap (Centri di Linguistiche Aplicade), presieduto da Luca Peresson.

Una novità che consentirà a chiunque possieda uno smartphone iOS o Android, dopo averla scaricata, di accedere rapidamente alle migliaia di lemmi contenuti nel GDBtf, editato nel 2011. Per migliorarne ulteriormente la fruibilità, poi, l’interfaccia grafica è stata completamente rinnovata anche per renderne più semplice e agevole la lettura. Inoltre, si potranno ricevere, periodicamente, tutti gli aggiornamenti e le informazioni sulle attività dell’ARLeF tenendo conto che, tra l’altro, più si consulta e più il programma si velocizza poiché memorizza, di volta in volta, tutti i lemmi cercati.

“Anche questa novità – dichiara il presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale, Vincenzo Martines – evidenzia l’attenzione della Regione per le nostre specificità linguistiche, uno degli elementi di fondo della nostra specialità e, in questo caso, si dimostra come tali specificità possano e debbano essere declinate in chiave moderna anche attraverso le tante possibilità informatiche che, oggi, abbiamo a disposizione. Il friulano e le altre lingue minoritarie devono essere tutelate ma, soprattutto, rese vive nel rapporto quotidiano con le nuove generazioni”.

“Le lingue si evolvono, come la società contemporanea, e anche gli strumenti linguistici devono necessariamente stare al passo con i cambiamenti e le necessità dettate dai tempi moderni – spiega il presidente dell’ARLeF, Lorenzo Fabbro -. Questo naturalmente succede anche per il friulano: infatti le consultazioni del GDBtf da mobile e tablet, che avevano da tempo superato quelle da postazioni fisse, grazie a questa nuova app saranno più semplici e veloci e, in abbinata con la distribuzione gratuita del programma relativo alla “tastiera friulana” aggiornato per le ultime versioni dei software più diffusi, renderanno più facile e comoda la scrittura par furlan”.

“Con questa app – aggiunge Luca Peresson – abbiamo reso il friulano più accessibile a tutti, come succede con il resto delle lingue del mondo. Questo tipo di eventi, a mio modo di vedere, piuttosto che essere “festeggiati” dovrebbero essere considerati semplicemente un fatto normale”.

Infine, il programma, già ora scaricabile dagli “store” ufficiali, consentirà senza alcuna violazione della privacy, di elaborare statisticamente i dati relativi all’utilizzo dello strumento, in quantità e qualità d’uso.

Il GDBtf, attualmente, contiene circa 62.000 lemmi sul versante dell’italiano, circa 46.500 di una parola sola (monorematici) e circa 15.500 locuzioni (polirematici), cui fanno riferimento 63.500 lemmi friulani, di cui 45.000 monorematici e 18.500 polirematici. ARC/COM

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia