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[ REGIONE TOSCANA ] #AccoglienzaToscana, Bugli: “Da buone pratiche a buoni modelli”

FIRENZE – Quasi in trecento tra amministratori e operatori si sono ritrovati stamani in Palazzo Strozzi Sacrati per “Accoglienza toscana”, la giornata organizzata da Regione Toscana e Anci Toscana nell’ambito di Dire e Fare 2017, per fare il punto sulle linee guida delle politiche regionali di inclusione per i migranti partendo dal confronto e dalla discussione delle esperienze in atto.

“In Toscana negli ultimi tre anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale del bisogno di accoglienza – ha detto l’assessore Vittorio Bugli – Oggi sul territorio regionale si contano quasi 12.000 richiedenti asilo accolti in 810 strutture a cui vanno aggiunti gli oltre 900 accolti nei centri SPRAR. Tra questi 380 sono minori non accompagnati inseriti in comunità socio-educative. E’ chiaro che non è più un’emergenza, ma un fenomeno strutturale. La Toscana ha saputo rispondere in un modo che – pur con limiti e difficoltà – oggi è considerato un modello. E’avvenuto grazie ai Comuni, grazie al tessuto dell’associazionismo , grazie alle tante ONG e alle Prefetture che hanno condiviso il modello dell’accoglienza diffusa”.

“Se vi abbiamo chiamato qua oggi – ha proseguito Bugli – è perché crediamo che sia necessario creare le condizioni perché la risposta non venga dall’eccezionalità, ma dalla normalità. Per questo non ci servono “buone pratiche” ma buoni modelli che possano essere condivisi, diffusi e avere impatto sul sistema nel suo insieme. Perciò abbiamo costruito insieme ad ANCI questo progetto, perché è prima di tutto con l’appoggio della rete dei Comuni che possiamo pensare a risposte che siano realmente di sistema. Un sistema che mette al centro i territori e che quindi non può prescindere dal lavoro dei Comuni, dal contributo delle associazioni del volontariato, delle associazioni di categoria, delle imprese, delle Università e ovviamente degli enti gestori. In altre parole un sistema che ha bisogno del contributo di tutti voi che siete presenti oggi. Da soli si può essere eroici, ma si è fragili”.

“La giornata di oggi – ha quindi detto l’assessore regionale – serve proprio a questo, per passare dalle buone pratiche ai buoni modelli grazie all’analisi dei 120 progetti di accoglienza che abbiamo rilevato su tutto il territorio regionale e all’approfondimento delle caratteristiche di questi progetti. Attraverso lo studio delle schede e delle interviste arriveremo alla redazione di un documento Guida, articolato per assi tematici, in cui si riportano i casi selezionati e le questioni più rilevanti che dovranno essere discusse per partire da una base informativa comune e condivisa. Creeremo quindi un’occasione per scambiare soluzioni, conoscenze e competenze attraverso la raccolta e la condivisione di sperimentazioni efficaci che hanno portato un valore di coesione della comunità“.

“Dall’analisi di questi contenuti produrremo un documento (#accoglienzatoscana – Linee guida sulle politiche di accoglienza e inclusione per le persone migranti) fortemente condiviso e legittimato, che dia forza alla Regione e alla rete dei Comuni per dialogare con le altre regioni e con il governo, per implementare l’efficacia e l’efficienza dell’accoglienza nazionale e le politiche di indirizzo nazionale ed europeo. Questo documento sarà il frutto dei tavoli di lavoro di oggi e degli stimoli e le suggestioni che raccoglieremo ancora, da qui al 10 luglio, dal mondo universitario, dalle ONG e dai diversi soggetti che in questi mesi abbiamo ascoltato e consultato”.

“Per affrontare il problema dei migranti che non è un’emergenza ma un fenomeno che andrà avanti per anni – ha quindi detto il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, delegato nazionale all’immigrazione e sindaco di Prato -, possiamo scegliere due modi: con le chiacchiere, come sento fare troppo spesso, o con i fatti, come cerchiamo di fare in Toscana. Molto è stato fatto ma molto dobbiamo fare. Insieme alla Regione dobbiamo lavorare, migliorarci, fare delle scelte intelligenti e condivise. E questa giornata va esattamente in questa direzione, per iniziare un percorso che porterà ad un documento sulle linee guida che si basa sulle buone pratiche dei Comuni, ovvero quelli che alla fine si trovano sempre in prima linea. Tutti sappiamo che anche le tenuta politica dipende da una gestione condivisa ed efficace. In Toscana stiamo cercando di affrontare l’accoglienza con risposte moderne, con sinergie, con soluzioni nuove che affrontino i problemi concreti: con sistemazioni in piccoli gruppi, con l’integrazione, con il coinvolgimento delle comunità. Dobbiamo creare cittadinanza e trovare gli strumenti giusti per farlo”.

“Abbiamo il dovere – ha concluso l’assessore di Firenze Sara Funaro, responsabile Immigrazione di Anci Toscana – come cittadini innanzitutto e come istituzioni, di cercare di capire il più possibile qual è il filo che può legare i nuovi cittadini che arrivano nelle nostre comunità, cercando di abbassare il più possibile il livello di tensione che a volte si manifesta sui territori. Questo si fa attraverso la conoscenza reciproca, le buone pratiche e le buone relazioni”.

Nelle risorse correlate:

  • Le immagini della giornata (foto di Antonio Viscido)
  • I dati dell’accoglienza in Toscana (maggio 2017)
  • I comunicati di Toscana Notizie sui progetti di accoglienza

 

Fonte: Regione Toscana