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(Acs) Perugia, 26 maggio 2017 – Nell’ambito della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, sessione dedicata al Question time (interrogazioni a risposta immediata), il capogruppo dei Socialisti e Riformisti, Silvano Rometti ha chiesto all’assessore alla Sanità , Luca Barberini se la Regione intende “utilizzare nell’immediato strutture idonee alternative esterne o la parte agibile dell’ospedale di Norcia per ospitare i posti letto di alcuni reparti, spostando gli uffici e gli ambulatori in strutture prefabbricate idonee. Se si procederà alla ristrutturazione dell’ospedale e degli edifici che ospitavano il distretto sanitario-dipartimento di prevenzione e l’azienda pubblica di Servizi alla persona di Norcia e con quali eventuali tempistiche, tenendo conto che la rapidità nel ridare servizi efficienti ai cittadini terremotati è un elemento essenziale per la rinascita dell’intera area colpita dal sismaâ€. Illustrando il suo atto ispettivo, Rometti ha spiegato che “gli eventi sismici iniziati ad agosto hanno provocato nel Comune di Norcia il danneggiamento sia dell’ospedale che degli edifici che ospitano il distretto sanitario-dipartimento di prevenzione e l’azienda pubblica servizi alla persona. Norcia e la Valnerina rappresentano una zona isolata e disagiata, lontana (fino ad 80 chilometri) dagli ospedali dell’emergenza-urgenza. Il sisma ha reso inagibile il 70 per cento del tessuto edilizio- abitativo, costringendo la popolazione a vivere in strutture abitative di emergenza non adatte ad ospitare persone malate, specie se anziane. Ad oggi non risulta redatto un progetto di ristrutturazione della parte danneggiata dell’ospedale e delle altre strutture sanitarie territoriali di Norcia, né sono state realizzate idonee strutture prefabbricate per ospitare i servizi sanitari, come invece avvenuto in altre realtà terremotate limitrofeâ€.
Risposta assessore Barberini: “Tutte le strutture del presidio sanitario di Norcia sono risultate inagibili, anche quelle non gestire direttamente dalla Asl, in particolare farmacie, residenze protette, ambulatori di medici di medicina generale. Nella immediatezza del sisma si è subito intervenuti e dopo pochissimi giorni la palazzina adiacente (500 metri quadrati) e facente parte del presidio ospedaliero, è stata completamente sistemata ed attualmente è lì che vengono svolte le attività di emergenza-urgenza, le attività specialistiche ambulatoriali al piano terra; la direzione sanitaria e gli ambulatori distrettuali al primo piano. Mentre al piano inferiore, oltre al cup hanno trovato luogo l’anagrafe sanitaria e la farmacia. All’esterno sono stati installati moduli utili a dare risposte sin dai primi giorni del post sisma. Nel medio termine questi moduli saranno sostituiti da altre strutture prefabbricate. In un modulo, che verrà terminato entro il prossimo mese di giugno, verrà collocata una Tac e apparecchiature di risonanza. Ulteriori moduli sanitari prefabbricati verranno installati nella vicinanze dell’ospedale e sostituiranno i container dove attualmente vengono svolte le prestazioni sanitarie. Nel piazzale inferiore verrà collocato un modulo adibito ad attività di consultorio. Nel lungo termine si è anche provveduto a valutare gli effetti ed i costi per ristrutturare la struttura danneggiata (presidio ospedaliero) e per il completamento della quale si presume la necessità di circa 8milioni di euro. Ma è stata anche valutata la possibilità di realizzare una nuova struttura per 40 posti letto, tra acuti e residenza sanitaria assistita, il cui costo ammonta tra i 13 e i 14 milioni. Ed è su questo che stiamo riflettendoâ€.
Nella replica, Rometti ha detto di accogliere “positivamente†le informazioni avute dall’assessore. “Bene – ha detto – la previsione di tempi precisi per gli interventi da effettuareâ€. AS/
Fonte: Regione Umbria