Cividale del Friuli (Ud), 3 giu – “Ci eravamo impegnati a
supportare ‘Border Wine’ e abbiamo mantenuto la promessa perché
questa è una delle manifestazioni che si inserisce pienamente
nelle nostre scelte di politica agricola; un comparto che deve
puntare non tanto sulla quantità ma soprattutto sulla qualità ed
anche sulle nuove frontiere della sostenibilità ambientale
rappresentate anche dai vini naturali e biologici, verso le quali
i cittadini sono sempre più attenti ed esigenti”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Risorse agricole
Cristiano Shaurli, intervenendo oggi a Cividale del Friuli (Ud)
all’inaugurazione della seconda edizione di Border Wine, il primo
Salone transfrontaliero dedicato al vino naturale, nato per
iniziativa di tre giovani imprenditori friulani, Valentina Nadin,
Luca Bernardis, Fabrizio Mansutti.
L’evento permetterà di degustare, tra oggi e domani, nella
cornice del castello di Canussio, vini coltivati e prodotti con
il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina,
accompagnati da altre eccellenze dell’agroalimentare regionale e
dai prodotti a marchio regionale AQUA. Sono una cinquantina i
viticoltori provenienti da Italia, Austria e Slovenia presenti
alla manifestazione che quest’anno si arricchisce anche dei vini
francesi selezionati dall’importatore distributore Les Caves de
Pyrene.
“Chi fa vino naturale – ha aggiunto Shaurli – riscopre il proprio
territorio e la sua storia e propone un vino con minori, o
senza, trattamenti chimici e nel rispetto dell’ambiente. Border
Wine, inoltre, anche nel nome si colloca a pieno titolo nel
nostro territorio che ha sempre cercato di superare i confini
perché in quest’area – Friuli Venezia Giulia, Slovenia, Croazia e
Austria – la collaborazione è sempre stata positiva. La
collocazione geografica della nostra regione deve permetterci
sempre di più di essere punto di riferimento per l’intera Alpe
Adria che rappresenta per noi una realtà storica e culturale ben
più forte di artificiali confini geopolitici”.
Per Shaurli, il futuro del comparto non è quello di guardare ad
un’agricoltura soltanto massiva e di quantità né quello di
produrre un po’ di più per ettaro ma è puntare sulla qualità ,
sull’identificazione dei nostri prodotti con il territorio e sul
coraggio di affrontare anche le sfide della sostenibilitÃ
ambientale.
All’inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Cividale
del Friuli Stefano Balloch che ha sottolineato come “Cividale
ancora una volta ha cercato di porre l’accento sulle nuove
frontiere del mondo della degustazione e il connubio con il
castello Canussio ha saputo valorizzare questa esperienza”, il
vicepresidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi, il
presidente di Slow Food Fvg Massimiliano Plett e Paolo
Stefanelli, direttore generale di Ersa che ha ricordato il ruolo
dell’Agenzia, quello di fare promozione dell’agroalimentare
attraverso un marketing territoriale: “in questa manifestazione -
ha detto – ci sono tutti gli elementi al centro dell’attenzione
di Ersa fra i quali il tema del territorio e della naturalità “.
ARC/LP
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia