Porcari (LUCCA) –
LUCCA. Una testimonianza risultata alla fine di fondamentale importanza, ma soprattutto l’impegno e la tenacia dei carabinieri della stazione di Capannori che nel giro di una ventina di giorni sono riusciti a fermare una serie di furti mirati ai danni di proprietari di motocarri Ape Piaggio. Furti commessi nel cuore della notte con i motoveicoli fatti sparire e nascosti in una zona impervia della Piana per poi essere rivenduti interi o a pezzi. Nei guai, con l’accusa di ricettazione, è finito un ragazzo italiano di 16 anni residente ad Altopascio con piccoli precedenti di polizia. I carabinieri di Capannori hanno trasmesso gli atti al tribunale dei minori di Firenze per gli adempimenti necessari.
I fatti. Nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 maggio spariscono rispettivamente a Porcari e Altopascio due Ape Piaggio parcheggiate sotto l’abitazione dei proprietari. Che, al mattino, appena alzati scoprono che i motocarri sono spariti nel nulla. Telecamera in zona non ce ne sono e non è facile risalire all’autore del furto. Tra l’altro, circa un anno prima, a Capannori era stato rubato a un commerciante lo stesso tipo di mezzo mai più ritrovato. I carabinieri di Capannori però, nonostante il numero esiguo di militari e le tante incombenze burocratiche, decidono di portare avanti l’indagine. Iniziano ad ascoltare alcune persone e alla fine trovano un testimone che nella notte tra domenica e lunedì ha visto un giovane aggirarsi nella Piana. Vengono effettuate attività di monitoraggio e di controllo nei confronti di un minorenne già conosciuto
alle forze dell’ordine che alla fine cede e indica il nascondiglio dei due motocarri rubati che vengono restituiti ai legittimi proprietari. Resta da capire se il minorenne ha agito da solo o se i furti sono stati commessi da altre persone ancora ignote.
Luca Tronchetti
Fonte: Il Tirreno