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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Energia: Serracchiani, ribadito più volte no a rigassificatore Zaule


Trieste, 16 giugno – “Abbiamo ribadito più volte al Governo, in particolare ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, che siamo contrari alla realizzazione del rigassificatore di Zaule e al metanodotto”. Questa la posizione riaffermata oggi con decisione dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in merito al progetto del metanodotto Trieste-Grado-Villesse, per il quale il ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare ha stabilito con un decreto la compatibilità ambientale.

Serracchiani ha precisato che “con questo ultimo decreto, che verrà impugnato, si apre la strada alla Conferenza dei servizi, dove confermeremo le motivazioni della nostra contrarietà, che sono anche di natura tecnica”. In proposito la presidente ha evidenziato che “il porto di Trieste sta vivendo una fase di sviluppo, con un aumento dei traffici, e grazie alla presenza della Società per l’Oleodotto Transalpino (Siot) è anche il maggior scalo europeo per gli idrocarburi, con l’ovvia presenza di numerose petroliere. Le navi gasiere sarebbero quindi ostative al traffico navale all’interno del golfo, dove sono per altro già presenti importanti insediamenti industriali”.

Oltre alle motivazioni tecniche, Serracchiani ha sottolineato l’importanza di “ascoltare la voce del territorio, perché i cittadini sono contrari a questo progetto e anche Slovenia e Croazia si sono già espresse in questo senso”. Ha precisato infine che “nel panorama nazionale quest’opera non serve, visto che ci sono già rigassificatori che risultano sotto utilizzati rispetto alle loro potenzialità. Inoltre, è già in corso di realizzazione un impianto di rigassificazione in Alto Adriatico (sull’isola di Veglia/Krk, ndr)”. ARC/MA/EP

 

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia